Santuario Madonnina Del Boschetto

4.6/5 based on 8 reviews

Contact Santuario Madonnina Del Boschetto

Address :

Via Madonna del Boschetto, 54, 25030 Castel Mella BS, Italy

Phone : 📞 +9
Postal code : 25030
Categories :
City : Castel Mella

Via Madonna del Boschetto, 54, 25030 Castel Mella BS, Italy
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Giuseppe salemi on Google

Don Giacomo ha sempre una parola confortante per tutti .
Don Giacomo always has a comforting word for everyone.
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Paolo Sartorelli on Google

Piccola chiesetta, abbastanza frequentata. a Settembre c'è una settimana di festa.
Small church, quite busy. in September there is a week of celebration.
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Isabel Navarro on Google

Luogo di culto cattolico recentemente ristrutturato. Fanno messe con altoparlante e feste con lo spiedo a settembre.
Catholic place of worship recently renovated. They do masses with speaker and skewer parties in September.
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pietro ferrari on Google

Santuario piccolo ma molto bello(in questi giorni si svolge la festa con stend castronomici ottimo cibo).
Small but very beautiful sanctuary (in these days the party takes place with castronomic clothes excellent food).
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Giuseppe Frugoni on Google

La chiesetta è molto bella dedicata alla Madonna "del boschetto" la festa è il giorno 8settembre.
The church is very beautiful dedicated to the Madonna "del boschetto" the party is on 8 September.
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Davide Marcomini on Google

Santuario carino, dotato di un parcheggio ampio. Seguendo la ringhiera che delimita l'area del santuario, si può iniziare la camminata sul sentiero dei fontanili
Cute sanctuary, equipped with a large parking lot. Following the railing that borders the sanctuary area, you can begin the walk on the path of the fountains
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Mari Ube on Google

Si trova nella frazione di Onzato, in un ampio spazio verde molto ben tenuto e con aiuole, in questa stagione primaverile, splendidamente fiorite. Il valore storico e fideistico del luogo risiede nel fatto che fu ritenuto sacro dalla notte dei tempi. Infatti ciò che vediamo attualmente è il santuario settecentesco, ma fu trovata un'ara di epoca celto-romana. Fu sacro prima per i Celti (dal IV secolo a.C.), poi per i Romani (dal I secolo a.C.) e infine per i Cristiani (dal IV secolo), che vi eressero una chiesa paleocristiana. In seguito subì vari adattamenti fino a giungere alle forme del barocchetto lombardo tra il 1730-1737 ad opera dall’architetto comasco Antonio Corbellini di Pellio Superiore, in Valle d’Intelvi, lo stesso che progettò la chiesa parrocchiale dei santi Siro e Lucia di Castel Mella. Esternamente ha una tinta azzurra e bianca (azzurro è il colore della contrada), in questo periodo sul sagrato vi è un tendone per le funzioni all'aperto (che ne occulta parzialmente la facciata). L'interno è elegante. Da ammirare diverse opere: una pregevole pala settecentesca e il tabernacolo dell’altare maggiore, rivestito di bronzo dorato dello scultore Federico Severino da Brescia; sicuramente da vedere l'affresco cinquecentesco con la "Natività di Gesù", attribuito ad un artista gravitante nell'orbita della Scuola Bresciana del Cinquecento (sono stati fatti i nomi del Romanino, 1484-1566 o del Moretto, 1498-1554). Degno di nota è l’altare degli Apostoli Pietro e Paolo, perché conserva una pala cinquecentesca con una "Sacra Conversazione degli Apostoli Pietro e Paolo con la Madonna e il Bambino". Questa tela proviene dalla chiesa paleocristiana dei SS. Pietro e Paolo, sorta nei primi secoli dell'era volgare nel borgo di Onzato, e chiusa al culto nell’anno 1929. Proprio fuori dalla chiesa inizia il percorso naturalistico "dei Fontanili". Ampio posteggio gratuito per le auto.
It is located in the hamlet of Onzato, in a large, well-kept green space with beautifully flowered flower beds in this spring season. The historical and fideistic value of the place lies in the fact that it was considered sacred since the dawn of time. In fact, what we see today is the eighteenth-century sanctuary, but an altar from the Celto-Roman era was found. It was sacred first for the Celts (from the 4th century BC), then for the Romans (from the 1st century BC) and finally for the Christians (from the 4th century), who erected an early Christian church there. Later it underwent various adaptations up to the Lombard baroque forms between 1730-1737 by the Como architect Antonio Corbellini di Pellio Superiore, in Valle d'Intelvi, the same who designed the parish church of Saints Siro and Lucia di Castel Mella. Externally it has a blue and white tint (blue is the color of the district), in this period in the churchyard there is a tent for outdoor functions (which partially hides the facade). The interior is elegant. To admire several works: a valuable eighteenth-century altarpiece and the tabernacle of the main altar, covered in gilded bronze by the sculptor Federico Severino from Brescia; certainly worth seeing is the sixteenth-century fresco with the "Nativity of Jesus", attributed to an artist gravitating in the orbit of the Brescian School of the sixteenth century (the names of Romanino, 1484-1566 or of Moretto, 1498-1554 have been mentioned). Noteworthy is the altar of the Apostles Peter and Paul, because it preserves a sixteenth-century altarpiece with a "Sacred Conversation of the Apostles Peter and Paul with the Madonna and Child". This canvas comes from the early Christian church of SS. Pietro e Paolo, built in the early centuries of the Common Era in the village of Onzato, and closed for worship in 1929. The nature trail "dei Fontanili" begins right outside the church. Ample free parking for cars.
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Cristian on Google

DESCRIZIONE Il santuario è sorto in un’area dove c’erano risorgive e boschetti di ontani, venerati dai Celti, qui stanziatisi nel IV secolo a.C.[1] Nel I secolo a. C., con l’arrivo dei Romani, le divinità celtiche furono assimilate a Giunone, quale protettrice delle partorienti e della vita nascente, cui venne innalzato un tempio. A Onzato, furono rinvenute are votive dedicate a Giove e a Minerva[2]. La nascita del santuario cristiano Tra il IV e il V secolo, il cristianesimo si diffuse a Onzato, dove sorsero due importanti luoghi di culto: in campagna, il tempio romano si trasformò nella chiesa della Madonnina del boschetto; nel borgo, all’interno di una villa rustica romana, nacque la chiesa paleocristiana intitolata agli apostoli Pietro e Paolo.[3] Il priorato dei frati eremitani Nel medioevo, accanto alla chiesa campestre della Madonnina del boschetto si sviluppò il priorato degli eremitani di sant’Agostino, alle dipendenze della casa madre, il convento cittadino di San Barnaba, che custodivano il santuario e provvedevano alla cura dei pellegrini[4]. Le liti per l’uso delle acque risorgive Le monache benedettine del monastero dei Santi Cosma e Damiano, di Brescia, che avevano estesi possedimenti terrieri ad Onzato, furono spesso in lite per l’uso delle acque che sgorgavano copiose dalle risorgive e dai fontanili intorno alla Madonnina del boschetto.[5]. La visita apostolica di san Carlo La visita apostolica di san Carlo del 3 agosto 1580 attesta che la Madonnina del boschetto si trovava fuori dalla “Terra di Onzato”, era costruita a strati alterni di mattoni e ciottoli, aveva un unico altare e una sola campana, e vi si celebrava soltanto nei giorni dedicati alla Madonna[6]. La nuova chiesa Negli anni 1730-1738 la parrocchia di San Siro fece costruire una nuova chiesa con tre altari, una nuova sacrestia e un nuovo romitorio[7]. Della chiesa antica, si conservò solo l’affresco cinquecentesco della Natività di Gesù. L’architetto a cui venne affidata la ricostruzione fu probabilmente il comasco Antonio Corbellini, da Pellio Superiore, Valle d’Intelvi (morto nel 1748): si tratta del medesimo architetto a cui si deve la chiesa parrocchiale dei Santi Siro e Lucia. Lo stile presenta i tratti caratteristici del barocchetto lombardo. La custodia degli eremiti Durante il Seicento e il Settecento, la Madonnina del boschetto è stata custodita e accudita con amore dagli eremiti, che vivevano nell’attiguo romitorio. Gli eremiti erano dei frati laici del terzo ordine agostiniano. Due gli eremiti segnalati nelle carte dell’archivio parrocchiale: l’eremita Giuseppe Bordogna da Nuvolento, che “il 12 settembre 1742 è morto, dopo essere vissuto ottant’anni servendo alla Beata Vergine di Onzato” e l’eremita David (il cui nome ne indica la probabile origine ebraica)[8]che “nel 1758 consegna le chiavi del santuario al Capitano di Giustizia di Brescia, che l’ha messo sotto sequestro per una lite tra il parroco Giobatta Bacinetti e il Comune di Onzato”.[9] Il grande afflusso dei pellegrini La visita pastorale del 15 novembre 1886 registra che i pellegrini affluivano numerosi al santuario, dai paesi del circondario, soprattutto nei tempi di siccità, pestilenza e altre pubbliche calamità[10]. Nel 1927, la pieve paleocristiana di Onzato, dedicata agli apostoli Pietro e Paolo, venne chiusa al culto e una pala d’altare cinquecentesca che vi era collocata fu trasferita sull’altare omonimo degli apostoli presso il santuario[11]. Il santuario è risparmiato dall’alluvione Il 4 novembre 1966, la Mella sommerse Castel Mella sotto due metri di acqua e fango. Le funzioni religiose della comunità furono spostate dalla chiesa parrocchiale, inagibile, al santuario della Madonnina del boschetto, risparmiato dalla furia dell’alluvione. Un altro bel giorno in giro per Santuari... Grazie a Dio??? ⛪
DESCRIPTION The sanctuary was built in an area where there were resurgences and groves of alders, revered by the Celts, who settled here in the fourth century BC [1] In the first century a. C., with the arrival of the Romans, the Celtic divinities were assimilated to Juno, as protector of women in childbirth and the unborn life, to whom a temple was erected. In Onzato, votive altars dedicated to Jupiter and Minerva were found [2]. The birth of the Christian sanctuary Between the 4th and 5th centuries, Christianity spread to Onzato, where two important places of worship were built: in the countryside, the Roman temple was transformed into the church of the Madonnina del boschetto; in the village, inside a rustic Roman villa, the early Christian church was born, dedicated to the apostles Peter and Paul. [3] The priory of the eremitani friars In the Middle Ages, the priory of the hermits of Sant'Agostino developed next to the country church of the Madonnina del Boschetto, dependent on the mother house, the city convent of San Barnaba, which guarded the sanctuary and took care of the pilgrims [4]. The disputes over the use of resurgent waters The Benedictine nuns of the monastery of Santi Cosma and Damiano, of Brescia, who had extensive land holdings in Onzato, often quarreled over the use of the copious waters that gushed from the springs and fountains around the Madonnina del Boschetto. [5]. The apostolic visit of St. Charles The apostolic visit of St. Charles on 3 August 1580 attests that the Madonnina del boschetto was located outside the "Terra di Onzato", was built in alternate layers of bricks and pebbles, had a single altar and a single bell, and was only celebrated there in the days dedicated to the Madonna [6]. The new church In the years 1730-1738 the parish of San Siro had a new church built with three altars, a new sacristy and a new hermitage [7]. Of the ancient church, only the sixteenth-century fresco of the Nativity of Jesus remained. The architect entrusted with the reconstruction was probably the Como-born Antonio Corbellini, from Pellio Superiore, Valle d'Intelvi (died 1748): it is the same architect to whom we owe the parish church of Saints Siro and Lucia. The style has the characteristic features of the Lombard baroque. The custody of the hermits During the seventeenth and eighteenth centuries, the Madonnina del Boschetto was guarded and cared for with love by the hermits, who lived in the adjacent hermitage. The hermits were lay friars of the Augustinian third order. Two hermits reported in the parish archive papers: the hermit Giuseppe Bordogna da Nuvolento, who "died on 12 September 1742, after having lived for eighty years serving the Blessed Virgin of Onzato" and the hermit David (whose name indicates its probable Jewish origin) [8] that "in 1758 he handed over the keys of the sanctuary to the Captain of Justice of Brescia, who seized it for a dispute between the parish priest Giobatta Bacinetti and the Municipality of Onzato". [9 ] The great influx of pilgrims The pastoral visit of 15 November 1886 records that pilgrims flocked to the sanctuary in large numbers from the surrounding villages, especially in times of drought, pestilence and other public calamities [10]. In 1927, the early Christian parish church of Onzato, dedicated to the apostles Peter and Paul, was closed for worship and a sixteenth-century altarpiece that was placed there was transferred to the altar of the apostles of the same name at the sanctuary [11]. The sanctuary is spared from the flood On November 4, 1966, the Mella submerged Castel Mella under two meters of water and mud. The religious functions of the community were moved from the parish church, which was unusable, to the sanctuary of the Madonnina del Boschetto, spared from the fury of the flood. Another beautiful day around Sanctuaries ... Thank God??? ⛪

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