Polizia Locale - Bussero

La location è ben arredata, spaziosa, funzionale e nel complesso ha un alto livello di gradevolezza estetica. Il personale in divisa è professionale, cortese e orientato alla pragmaticità. L'ambiente è riscaldato d'inverno e ventilato d'estate, ed è davvero un bene che sia così, sarebbe un dramma se fosse l'incontrario. Non fatevi ingannare dal fatto che Bussero sia un piccolo centro, perché è vivace, la gente che vi ci abita è cordiale e collaborativa, sempre pronta a venire incontro alle vostre esigenze. Il paese è poi dotato di tutti i servizi essenziali e vi sono tra l'altro dei pregevoli edifici dalla struttura architettonica rilevante e degna di attento studio. Pare che anche il grande musicista, il Maestro Giuseppe Verdi vi abbia soggiornato ed infatti prese l'appellativo de "Il Cigno di Bussero"; e venne così ricordato per diversi anni ma poi il campanilismo imperante nel paese natio dell'eccelso artista prese il sopravvento e si iniziò a dire "Il Cigno di Busseto" invece che "Bussero". Certo è che comunque il Maestro compose proprio a Bussero la sua prima opera "Oberto Conte di San Bonifacio": accadde che Verdi era diretto a Milano per un'importante audizione e, essendosi rotto il cardine di una ruota della sua carrozza, decise di pernottare a Bussero mentre il veicolo veniva riparato. Vi chiederete se anche lui venne multato... Lo fu, eccome se lo fu. I Verbali di contravvenzione venivano allora scritti col pennino su pergamena e trasmessi per mezzo di piccioni viaggiatori. Il cocchio del grande compositore era infatti in sosta fuori dalle strisce blu e non erano state messe nel parchimetro le due lire richieste per la sosta. Questo per dire che qui non si guarda in faccia a nessuno. La legge qui è davvero uguale per tutti. Ma... qui per onestà va detto che, se vi dichiarate essere dei fan della Pausini, allora sono ancor più severi. Passi Albano, passi Gigi d'Alessio, ma l'ascolto della Pausini è proprio cosa che non viene lasciata impunita. Le multe sono comminate in una vasta varietà di motivazioni ed importi, e non avrete quindi nessuna difficoltà a trovare quella di vostro gradimento. Per multe particolari è però gradita la prenotazione, dato che richiedono verbali complessi che richiedono tempo per la compilazione. Da provare l'ottima multa per sosta vietata, che è tra le più richieste. Vi sconsiglio invece la multa per eccesso di velocità perché per vedervela servita dovete correre un certo pericolo. Ottimi e abbondanti i semafori che qui hanno una caratteristica unica: dismessi i classici colori Verde, Giallo e Rosso, qui a Bussero, unico Paese in Italia e in Europa ad avere questa peculiarità, i semafori hanno delle nuances di varie tonalità variabili, dal che si deduce che un semaforo può, di volta in volta, essere fucsia, arancione canarino, verde pisello, grigio scuro tendente al violetto. Questo fatto apre scenari interessanti se si contesta una multa perché queste tonalità declinate in mille sfumature lasciano ampio spazio interpretativo. - Lei è passato col Giallo cinerino cremisi! - No era Bigio turchino terra di Siena bruciata. Se ne deduce che non vi è mai univocità, è tutto subordinato a interpretazioni soggettive, giacché a Bussero il torto e la ragione non sono nettamente separati con un taglio netto, ma hanno contorni frastagliati e risulta impossibile dire dove inizi l'uno e dove finisca l'altra: come ben ebbe a dire il buon Alessandro Manzoni, il grande letterato a cui Bussero ha dedicato una via, un viale e un vicolo, due cinema, un ristorante, una kebabberia, dodici farmacie e 47 negozi di abbigliamento. In questo edificio che, in epoca risorgimentale, era la residenza dei Conti Valderama Pantanal Guizzardi Tamoil Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare, avrebbe dovuto dormire Giuseppe Mazzini prima di partire per il suo esilio a Londra, ma quella sera era indisposto e restò a casa sua. Quindi un luogo piacevole e gradevole, che si consiglia di cuore a grandi e piccoli (che non sono però ammessi se non accompagnati).