Parrocchia Maria Ss. Della Neve
4.6/5
★
based on 8 reviews
Contact Parrocchia Maria Ss. Della Neve
Address : | Piazza Duomo, 90025 Lercara Friddi PA, Italy |
Phone : | 📞 +9988 |
Postal code : | 90025 |
Categories : | |
City : | Lercara Friddi |
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Vincenzo Criscione on Google
★ ★ ★ ★ ★ Bellissima parrocchia
Beautiful parish
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sebastiano agosta on Google
★ ★ ★ ★ ★ Parroco troppo padrone di tutto
Pastor too master of everything
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Santi Genchi on Google
★ ★ ★ ★ ★ EDIFICIO RELIGIOSO MERITEVOLE DI VISITA
RELIGIOUS BUILDING WORTH A VISIT
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Carlo Salina on Google
★ ★ ★ ★ ★ chiesa bella stupenda cripta ristrutturata grazie al sac Mario Cassata
beautiful church, beautiful crypt restored thanks to the Mario Cassata sac
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Rosario Oliveri on Google
★ ★ ★ ★ ★ 
L'attuale Chiesa Madre, intitolata a Maria SS. della Neve, ha sostituito la vecchia parrocchia dedicata alla Madonna del Rosario adesso Centro Sociale sito in via Pucci. I lavori sono stati eseguiti nel periodo 1702 - 1721, essendo parroco il Sacerdote Leonardo Meli da Ciminna. La planimetria del Duomo ricalca quella della chiesa palermitana dedicata a San Matteo, a croce latina a tre navate. Tra gli arredi sacri più importanti sono da annoverare cinque tele: SS. Trinità, Madonna con l'Ostensorio, Pentecoste, Immacolata e Battesimo di Gesù, nonchè le tante statue lignee raffiguranti madonne e santi. L'attuale facciata, recentemente restaurata, è stata costruita su progetto dell'ingegnere Lazzarini, essendo parroco Monsignor Giuseppe Marino. In questi ultimi anni sono state restaurate alcune cappelle delle navate laterali e l'abside in cui è stato posto il monumentale organo a canne dei fratelli Cimino di Agrigento inaugurato il 10 dicembre 2006.
Si incominci la visita dal battistero: il fonte battesimale venne restaurato nel 1923; il dipinto di Lo Cascio rappresenta il "Battesimo di Gesù". Nella cappella che segue è da apprezzare il quadro della SS.Trinità attribuibile a Giuseppe Salerno detto lo "Zoppo di Gangi". L'altare marmoreo risale al 1760. La terza cappella è arricchita da una statua lignea, ricoperta d'oro, della SS. Vergine dei Carmelo che è stata anche patrona degli zolfatari lercaresi. Segue la cappella di Santa Lucia. con una statua donata da Gioacchino Orlando e la cappella dell'Immacolata che è stata realizzata nella seconda metà dell'ottocento. L'Altare maggiore fu eretto nel 1765. i sedili del coro sono stati costruiti dai fratelli Cottone dietro ordinazione dell'arciprete Giuseppe Marino, all'inizio del 1910. Il 10 dicembre del 2006, essendo arciprete Don Mario Cassata, è stato inaugurato un monumentale organo a canne posto dietro questo altare. Accanto al Presbiterio un'altra cappella è dedicata alla "Madonna della Neve". Alla "Madonna della Neve" è intitolata la Matrice. L'altare di marmo è risalente al 1750/65. Alle pareti della cappella si trovano due busti incavati nell'ottocento: il sac. Giuseppe Fiorentino, il notaio Gioacchino Caltabellotta. Seguono la cappella dello Spirito Santo e la cappella della Madonna del Rosario. Nella cappella della "Madonna del Cardellino", che segue, è il busto del lercarese Ireneo Pucci imprenditore zolfifero. Poi, ancora, L'altare di San Biagio e la tomba del notaio Luigi Ferrara, l'altare di San Francesco di Paola, la cui statua è stata scolpita in un fusto di legno, proveniente da un pero improduttivo, da un costruttore di bare (così si racconta). Davanti alla cappella della "Madonna del Cardellino" si trova l'accesso alla cripta che, restaurata negli ultimi anni, conserva una bellissima collezione di presepi, visitabile particolarmente nel periodo natalizio.

The current Mother Church, dedicated to Maria SS. della Neve, has replaced the old parish dedicated to the Madonna del Rosario now Social Center located in via Pucci. The works were carried out in the period 1702 - 1721, the priest Leonardo Meli da Ciminna being parish priest. The plan of the Duomo follows that of the Palermo church dedicated to San Matteo, with a Latin cross with three naves. Among the most important sacred furnishings are five canvases: SS. Trinity, Madonna with Monstrance, Pentecost, Immaculate Conception and Baptism of Jesus, as well as the many wooden statues depicting madonnas and saints. The current facade, recently restored, was built on a project by the engineer Lazzarini, being parish priest Monsignor Giuseppe Marino. In recent years, some chapels of the side aisles and the apse where the monumental pipe organ of the Cimino brothers of Agrigento inaugurated on 10 December 2006 have been restored.
The visit from the baptistery begins: the baptismal font was restored in 1923; Lo Cascio's painting represents the "Baptism of Jesus". In the following chapel, the picture of the Holy Trinity attributable to Giuseppe Salerno called the "Zoppo di Gangi" is to be appreciated. The marble altar dates back to 1760. The third chapel is enriched by a wooden statue, covered with gold, of the SS. Virgin of the Carmelites who was also the patron saint of the Lolfarians sulfur miners. The chapel of Santa Lucia follows. with a statue donated by Gioacchino Orlando and the chapel of the Immaculate Conception which was built in the second half of the nineteenth century. The high altar was erected in 1765. the choir seats were built by the Cottone brothers by order of the archpriest Giuseppe Marino, in early 1910. On 10 December 2006, being archpriest Don Mario Cassata, a monumental was inaugurated pipe organ placed behind this altar. Next to the Presbytery another chapel is dedicated to the "Madonna della Neve". The Matrix is named after the "Madonna della Neve". The marble altar dates back to 1750/65. On the walls of the chapel there are two busts hollowed out in the nineteenth century: the sac. Giuseppe Fiorentino, the notary Gioacchino Caltabellotta. Follow the chapel of the Holy Spirit and the chapel of the Madonna del Rosario. In the chapel of the "Madonna del Cardellino", which follows, is the bust of Ireneo Pucci, a sulfur businessman from Lercara. Then, again, the altar of San Biagio and the tomb of the notary Luigi Ferrara, the altar of San Francesco di Paola, whose statue was carved in a wooden stem, coming from an unproductive pear tree, by a builder of coffins (so it is said). In front of the chapel of the "Madonna del Cardellino" there is the access to the crypt which, restored in recent years, preserves a beautiful collection of nativity scenes, which can be visited particularly during the Christmas period.
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Pino Infantino on Google
★ ★ ★ ★ ★ Chiesa più importante di Lercara Friddi. Abbastanza bella, ma non dotata di particolari opere d'arte. Accessibile ai portatori di handicap grazie ad un ascensore esterno posto a lato della scalinata.
Most important church of Lercara Friddi. Pretty nice, but not equipped with particular works of art. Accessible to the disabled thanks to an external lift located on the side of the staircase.
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Marco Rossetti on Google
★ ★ ★ ★ ★ l Ritrovamento della Sacra Immagine di Maria SS. della Neve
Un'antica e costante tradizione narra che nel XIV secolo, al tempo in cui la nascente cittadina iniziava a popolarsi, alcuni pescatori torresi scorsero una cassa galleggiare sulle onde del mare presso lo scoglio di Rovigliano...era un lontano 5 Agosto...la raccolsero e con sorpresa vi rinvennero l'immagine di Maria... L'immagine era di terracotta, di tipo greco, a busto: la Madonna stringeva col braccio sinistro il Bambino Gesù. Dopo un'accesa lite con i pescatori di Stabia, l'immagine fu trasportata nella chiesetta della Ss. Annunziata. Poiché non vi era segno alcuno o scritta che ne indicasse il nome fu chiamata "MARIA SS. AD NIVES" in ricordo della neve caduta su Roma il 5 Agosto del 352, sul colle Esquilino. Secondo l'Ilardi, nel XIV secolo, gli ordini religiosi trasmigrarono dall'Oriente verso le nostre coste, mettendo in salvo le immagini sacre dalla furia degli iconoclasti. Fu così che una di esse dovette cadere da qualche imbarcazione ed essere ritrovata presso lo scoglio di Rovigliano dai pescatori torresi: è qui che la storia s'intreccia con la leggenda. Nel 1448 Orsini cedette il territorio al Conte Nicola D'Alagno che fece costruire l'attuale chiesa di "AVE GRATIA PLENA". Questa fu affidata con annesso convento ai padri Celestini per la Cura delle Anime. E la Sacra Immagine, rimasta a lungo nascosta per via delle incursioni piratesche, fu trasferita nella nuova chiesa.Della primitiva chiesetta dell'Annunziata come del ricovero per i viandanti e della torre costruita sul lido, non rimane traccia.
l Finding of the Sacred Image of Maria SS. of the Snow
An ancient and constant tradition tells that in the fourteenth century, at the time when the nascent town began to populate, some Torresi fishermen saw a crate floating on the waves of the sea near the rock of Rovigliano ... it was a distant 5th August ... they picked it up and with surprise they found the image of Mary ... The image was in terracotta, of the Greek type, in a bust: the Madonna was holding the Child Jesus with her left arm. After a heated quarrel with the fishermen of Stabia, the image was transported to the church of the Ss. Annunziata. Since there was no sign or writing indicating the name, it was called "MARIA SS. AD NIVES" in memory of the snow that fell on Rome on August 5, 352, on the Esquiline hill. According to Ilardi, in the fourteenth century, religious orders migrated from the East to our coasts, saving the sacred images from the fury of the iconoclasts. So it was that one of them had to fall from some boat and be found near the rock of Rovigliano by the Torresi fishermen: it is here that history is intertwined with legend. In 1448 Orsini ceded the territory to Count Nicola D'Alagno who had the current church of "AVE GRATIA PLENA" built. This was entrusted with an adjoining convent to the Celestine fathers for the Care of Souls. And the Holy Image, which had remained hidden for a long time due to pirate raids, was transferred to the new church. No trace remains of the primitive church of the Annunziata as well as the shelter for travelers and the tower built on the beach.
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vicchio vittorio on Google
★ ★ ★ ★ ★ Da vedere assolutamente la cripta restaurata e la collezione di presepi.
A must see is the restored crypt and the collection of nativity scenes.
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