Officina Dibattista Michele

Preciso

Bravi,disponibili,molto professionali.

GENTE SERIA CHE CONOSCE BENE IL PROPRIO LAVORO AL SERVIZIO DEL CLIENTE

Molto professionali bravissimi

Officina professionale e sopra le aspettative, hanno risorto un problema che nessuno riusciva a capire sulla mia auto, top!

Bravissimi, esperti e onesti

Non posso stare zitto, mi sento privato di ogni forma di rispetto per il modo in cui sono stato trattato in un’epoca in cui la cura del cliente è diventata importante anche se vai a chiedere una semplice informazione in un punto vendita. Anche se è solo per una strumentale strategia di marketing... E credo che raccontare la mia esperienza con loro sia il minimo che si possa fare. Mi hanno venduto un’auto intestata ad uno di due soci per beneficiare dell’esenzione del bollo ma di fatto ho trattato con il vero proprietario, un loro cugino??? di cui ho saputo neanche il cognome. Ho atteso una settimana per poter avere un appuntamento e la cosa non mi sarebbe pesata se non si fosse verificato un serio inconveniente. La sospirata prova di guida avrebbe probabilmente evidenziato quello che poi ho notato al ritorno, cioè che l’auto picchiava in testa, ma non ero autorizzato per legge a guidare io durante tale prova. Non mi sono allarmato, ciò può dipendere anche semplicemente dallo stato delle candele … Comincio a far sostituire i pezzi dichiaratamente usurati o rotti (e mi preparo già a cambiare i componenti non dichiarati..) e mentre sto facendo lezione noto un vocale del mio meccanico che mi annuncia una brutta notizia: una delle candele, estremamente arrugginite, è rimasta conficcata nella testata, neanche il rettificatore riesce a rimuoverla con apposito attrezzo che si finisce per spezzarsi. A detta del vero proprietario il colpevole sarebbe il mio meccanico, per cui ci rendiamo disponibili a fare una perizia per stabilire la causa dell’inconveniente che ora rende indispensabile rifare la testata. Chi invece mi ha venduto la macchina, evidentemente con il nome dell’azienda perché altrimenti non ci si spiega come l’auto godesse di esenzione del bollo, dopo aver ascoltato le mie rimostranze, mi chiede “gentilmente” di non interloquire con loro ma con il cugino. Forse non sa o forse fa finta di non sapere che, a meno che non dimostri l’auto mi è stata venduta da privato, ai sensi di legge il mio vero interlocutore è chi mi ha venduto l’auto? E che se un’auto è venduta a nome di un’azienda essa gode per legge di un minimo 12 mesi di garanzia? E che se dovessi andare da un legale dovrei far rivolgere la lettera a chi ha venduto l’auto non al cugino? Pieno sconcerto anche per il fatto che l’auto non sia stata rimessa in sesto da loro stessi mi sembra che, a meno che non si volesse celare proprio questo vizio, la cosa vada contro ogni logica aziendale. E pieno sconcerto sul fatto di aver messo a repentaglio l’immagine di un’azienda per 2-3 banconote da 100 euro. Anche chi compra dei chiodi alla ferramenta merita rispetto, e gli accordi non sono così difficili da trovare per somme di tale entità, ma il rispetto no, esso vale molto di più di questa somma.. il rispetto viene prima di tutto...