Municipal Delegation of Spezzano Sila

Organizziamo un po' le idee e cerchiamo di chiamare ogni cosa con il proprio nome, se ci riusciamo. Siamo proprietari di un appartamento a Camigliatello da oltre trenta anni. Tanta neve è passata e le cose sono rimaste immutate nel tempo. Spesso in male, talvolta in meglio. Noi turisti proprietari abbiamo mandato sempre giù ingoiando qualsiasi rospo. Aliquote ici e imu sempre più alte, tari, tarsu, bollette acqua e luce in cui sono comprese le più strane addizionali, ma lasciamo perdere…. Siamo innamorati del posto paghiamo e basta! Ogni anno tornavamo sempre pronti a spendere e ad aiutare gli agricoltori che dalla campagna portavano al mercatino ogni ben di Dio. More grossissime, lamponi, fragoline, funghi (talvolta spacciati per locali), pere, perette che non si trovavano più nei negozi delle multinazionali. Formaggi pecorini che avevano ognuno un sapore particolare derivante dalla manifattura caratteristica di ogni casaro. In breve ogni cosa aveva un suo sapore a cui ognuno di noi si era abituato e tornava a Camigliatello con il desiderio di rimangiarla. Vuoi mettere il pomodoro Rosa Belmonte? E dove lo trovavi se non qui? Siamo tornati anche nel 2018, ringraziando Iddio, ma abbiamo trovato una sorpresa. Il mercatino rurale, caratteristico per la comunità dei turisti, ….. NON ESISTE PIU’! Negli anni era stato spostato dalla via per Moccone alla zona dei parcheggi dei camper perché troppo ampio. Poi sono stati spesi dei soldi della comunità per una migliore sistemazione dello stesso, pare 370.000 €, e si è andato alla grande per tanti anni. Non c’erano problemi di igiene, di commercio in nero e di altre problematiche per decenni! Delle due l’una: o i sindaci che si sono avvicendati erano tutti afflitti da cataratte per cui non riuscivano a vedere o non capivano un gran ché. Il sindaco attuale pare ABBIA CAPITO TUTTO. Ha fatto chiudere il mercatino costringendo tante famiglie a trovare altra sistemazione per la vendita dei loro prodotti. Se non c’era igiene a Camigliatello non ci sarà neanche nella nuova area di vendita, visto che il loro modo di commercio è quello. Se i venditori non erano attrezzati per il rilascio degli scontrini fiscali e quindi commerciavano in nero, non credo che lo avranno fatto spostandosi. Bastava dare loro un codice di comportamento per il commercio e far intervenire i vigili urbani sia per controlli fiscali che di igiene. Esistono delle sanzioni da applicare per chi sbaglia. Non si usa l’accetta di cancellare in toto il mercatino, che a noi proprietari turisti faceva gioco di concorrenza anche per calmierare i prezzi già alti che ci chiedevano i negozi per gli stessi prodotti! Se poi risulta vero che ci sia stata una sottoscrizione di richiesta dei vari commercianti di Camigliatello per chiedere al “LORO SINDACO” la soppressione del mercatino….. allora l’EQUAZIONE E’ GIA’ RISOLTA. Il NOME DELL’EQUAZIONE LO METTA CIASCUNO DI NOI. Io invito tutti i proprietari turisti come me a spendere a Camigliatello solo il minimo indispensabile, il superfluo portiamolo altrove. Alla fine due più due farà uno non quattro!