Misericordia di Montecatini Terme

Bella

Volontari molto gentili

Volontari molto gentili

Questa mattina mi sono recato presso la sede della Misericordia di Montecatini Terme, in via Benedetto Cairoli, per richiedere il trasporto di mia madre dalla nostra abitazione allo studio del medico di famiglia, per la vaccinazione anti Covid-19. Per la fruizione gratuita del servizio, ho esibito una richiesta stampata e sottoscritta dal dottore, sulla quale lo stesso aveva, per puro scrupolo, annotato a penna l'indirizzo dello studio medico, peraltro già specificato nel suo gruppo firma. In un primo momento, due volontari disponibilissimi si sono preoccupati di annotare i dati necessari su un foglietto, mentre un terzo soggetto (un ragazzino con i capelli castani al quale gli altri due hanno dato l'impressione di fare riferimento) se ne stava seduto ad una scrivania, dietro ad un computer, totalmente disinteressato, a smanettare con il proprio cellulare. Al termine della procedura, il volontario che si era preoccupato della prenotazione ha mostrato al biondino la mia ricetta, chiedendo se doveva essere trattenuta o meno. Il giovanotto, dopo una rapida occhiata alla richiesta medica, mi riferiva che la stessa non era valida in quanto l'annotazione a penna del medico di famiglia avrebbe dovuto essere controfirmata dallo stesso. Cercavo di spiegare al ragazzo che l'annotazione era stata un puro scrupolo del dottore che aveva voluto specificare lo stesso indirizzo presente nel gruppo firma, stampato in fondo alla richiesta. Anche la persona meno intelligente, peraltro, capirebbe che non avrebbe avuto senso annotare un indirizzo sbagliato e mandare mia mamma, 86 anni, invalida, sulla sedia a rotelle, in un posto diverso da quello in cui doveva andare. Il baldanzoso volontario avrebbe potuto dirmi: "Non si preoccupi, porteremo sua mamma a fare il vaccino e, contestualmente, chiederemo al medico di mettere un'altra firma sulla ricetta". Avrebbe fatto un figurone! Invece no! Il ragazzo è stato irremovibile e, di fronte alla mia perplessità e al disappunto per il fatto di dovermi nuovamente recare dal medico per un'inezia, riusciva solo a proferire testuali parole: "E' inutile che si arrabbi, le regole sono queste.". Ritengo che questa persona abbia dimostrato assoluta mancanza di sensibilità e disponibilità nei confronti dell'utente al quale, sicuramente, nulla avrebbe eccepito nel caso in cui quello stesso servizio fosse stato richiesto a pagamento. Mi auguro che si tratti veramente di un volontario e che non percepisca alcun compenso per il lavoro che svolge giacché dimostra di avere pochissima voglia e predisposizione per lo stesso. Mi sono recato presso un'altra struttura assistenziale ove, senza alcun problema, ho potuto prenotare il servizio necessario a mia mamma.