Istituto Vittorio Emanuele II

4.5/5 based on 4 reviews

Contact Istituto Vittorio Emanuele II

Address :

Piazza Vittorio Emanuele II, 15, 70054 Giovinazzo BA, Italy

Postal code : 70054
Website : https://digilander.libero.it/quellidell.ive/
Categories :
City : Giovinazzo

Piazza Vittorio Emanuele II, 15, 70054 Giovinazzo BA, Italy
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Ruggero Paolo Basile on Google

Bellissimo, erano prensenti gli orti oricellari.
Beautiful, the oricellari gardens were present.
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Mimmo Muti on Google

Interessante mostra di presepi artistici e di in plastico della città.
Interesting exhibition of artistic and plastic nativity scenes of the city.
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Luigi Nisio on Google

Non posso che parlarne bene visto che sono stato il Promotore per la raccolta firme per "I Luoghi del Cuore" del F.A.I.(Fondo Ambiente Italiano) nel 2°Censimento del 2004 (11°posto), nel 5°Censimento del 2010 (37° posto) e nel 9°Censimento del 2018 ( ? ). L'Istituto Vittorio Emanuele II è diventato il mio Secondo Amore...il mio "Luogo del Cuore" che sto condividendo con altri 6.000 "Cuori" che hanno aderito nella sottoscrizione,con Amore, per l' ISTITUTO VITTORIO EMANUELE ll di Giovinazzo!
I can only speak well of it since I was the Promoter for the collection of signatures for "The Places of the Heart" of the FAI (Italian Environment Fund) in the 2nd Census of 2004 (11th place), in the 5th Census of 2010 (37th place) and in the 9th Census of 2018 (?). The Vittorio Emanuele II Institute has become my Second Love ... my "Place of the Heart" which I am sharing with other 6,000 "Hearts" who have signed up, with Love, for the VITTORIO EMANUELE ll Institute in Giovinazzo!
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Marco Vipsanio Agrippa on Google

Il primicerio don Giuseppe Buonomo alla sua morte, avvenuta il 22 marzo 1703, lasciò in eredità al maestro Provinciale dei Predicatori fra Tommaso Maria Montano il compito della costruzione del convento dei Domenicani a Giovinazzo, unitamente ad una considerevole somma di denaro da servire allo scopo. La costruzione del complesso (oggi Istituto Vittorio Emanuele II), al cui interno sorgerà la Chiesa di San Domenico, prese il via nel 1704, sotto la guida del Vescovo Mons. Gaetano Giacinto Chiurlia, nella zona dirimpetto al porticciolo, oltre le mura della città medievale, sulla strada per Bari, alla biforcazione tra Bitonto e Terlizzi, dando il via allo sviluppo di una nuova parte della città, a forma di ventaglio, tra i due lungomari di Levante e di Ponente. I lavori, il cui progetto fu affidato all’architetto e artista fra Ludovico Vittorio Jacchini, converso domenicano, richiamarono la costruzione di un palazzo regio, al fine di magnificare l’Ordine Domenicano e il suo fondatore. Il convento fu completato nel 1745, fatta eccezione per la facciata, in stile neoromanico, ultimata, su progetto dell’ingegner Chiaia, nel 1883, dopo l’esproprio di tutti i beni appartenenti agli ordini monastici soppressi nel 1809 con il relativo decreto borbonico, che decretò il passaggio del convento nelle proprietà statali. La Chiesa di San Domenico, invece, fu ultimata a metà del XVIII secolo. Essa divenne Parrocchia il 9 luglio del 1813, dopo il trasferimento dalla Chiesa di San Felice. Lo scorso anno ne è, infatti, ricorso il bicentenario. Nello stesso anno il convento divenne Ospizio di beneficenza per gli orfani. A seguito di un nuovo mutamento della destinazione del complesso (divenuto ricovero di beneficenza) la comunità parrocchiale emigrò nella Chiesa di San Felice. Ritornerà nella Chiesa di San Domenico nel 1878, a seguito degli ingenti danni che colpiranno l’antica Chiesa. Per i lavori sulla facciata, la Parrocchia venne trasferita nuovamente nella Chiesa degli ex Padri Cappuccini e solo nel 1890 venne concesso l’uso temporaneo della Chiesa di San Domenico per l’esercizio dei riti religiosi. La Chiesa di San Domenico acquisì personalità giuridica, divenendo proprietà dell’Ente Parrocchia, con d.m. del Ministero degli Interni del 23 dicembre 1986. Il 6 luglio 2014 è stata celebrata la messa di inaugurazione della Chiesa di san Domenico a seguito dell’ingente restauro architettonico e artistico che ha interessato la stessa Chiesa tra il 2012 e il 2014. Esso ha riguardato gli interni e la facciata della Chiesa, il consolidamento del Campanile, il restauro delle maggiori opere artistiche ivi presenti e la collocazione del nuovo Altare.
The primicerio don Giuseppe Buonomo on his death on March 22, 1703, bequeathed to the provincial master of the Preachers fra Tommaso Maria Montano the task of building the Dominican convent in Giovinazzo, together with a considerable sum of money to serve the purpose. The construction of the complex (today Istituto Vittorio Emanuele II), inside which the Church of San Domenico will rise, got underway in 1704, under the guidance of the Bishop Mons. Gaetano Giacinto Chiurlia, in the area opposite the marina, beyond the city walls medieval, on the road to Bari, at the bifurcation between Bitonto and Terlizzi, giving way to the development of a new fan-shaped part of the city, between the two seafronts of Levante and Ponente. The works, whose project was entrusted to the architect and artist, Fra Ludovico Vittorio Jacchini, converse Dominican, recalled the construction of a royal palace, in order to magnify the Dominican Order and its founder. The convent was completed in 1745, except for the facade, in neo-Romanesque style, completed, on a project by the engineer Chiaia, in 1883, after the expropriation of all the properties belonging to the monastic orders suppressed in 1809 with the relevant Bourbon decree, which decreed the passage of the convent into state property. The Church of San Domenico, instead, was completed in the mid-18th century. It became a Parish on 9 July 1813, after being transferred from the Church of San Felice. In fact, the bicentennial took place last year. In the same year the convent became a charitable hospice for orphans. Following a new change in the destination of the complex (which became a charity shelter), the parish community emigrated to the Church of San Felice. He returned to the Church of San Domenico in 1878, following extensive damage to the ancient Church. For work on the façade, the Parish was transferred again to the Church of the former Capuchin Fathers and only in 1890 was the temporary use of the Church of San Domenico granted for the exercise of religious rites. The Church of San Domenico acquired legal status, becoming the property of the Parish Authority, with d.m. of the Ministry of the Interior of December 23, 1986. On 6 July 2014, the inaugural mass of the Church of San Domenico was celebrated following the huge architectural and artistic restoration that affected the Church between 2012 and 2014. It concerned the interiors and the façade of the Church, the consolidation of the Campanile, the restoration of the major artistic works present there and the location of the new Altar.

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