Fondazione San Raffaele

2.3/5 based on 8 reviews

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Address :

SPexSS581 km 1.200, 72013, Ceglie Messapica BR, Italy

Phone : 📞 +987
Postal code : 72013
Website : http://www.fondazionesanraffaele.com/
Categories :
City : Ceglie Messapica

SPexSS581 km 1.200, 72013, Ceglie Messapica BR, Italy
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Stefano G on Google

Esperienza a dir poco pessima. Nei due mesi di degenza di mia madre, ho ricevuto in tutto 2/3 chiamate. Ogni volta che ho provavo a chiamare, anche negli orari stabiliti, non ho sono MAI riuscito a parlare con un medico. Una stella è anche troppo.
Bad experience to say the least. In the two months of my mother's hospitalization, I received a total of 2/3 calls. Whenever I tried to call, even at set times, I have NEVER been able to speak to a doctor. One star is too much.
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Matteo tv on Google

Struttura apparentemente perfetta ma ciò che conta e chi lavora all interno..chi lavora al cup risponde in modo ineducato e antipatico.. peccato che non ci si mette mai nelle parti di chi chiama per capire cosa ci si prova… per non parlare del mangiare..pessimo..se si è allettati e non si è autonomi nelle proprie cose l igiene non sanno cosa significa. Il dr o chi deve chiamare alla propria famiglia per aggiornamenti non esiste…
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gennaro schirinzi on Google

Luogo per terapia Covid, entrata con appuntamento da prenotare, molto rigido il personale, a ragione di esserlo.
Place for Covid therapy, entry by appointment to be booked, very strict staff, for good reason.
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Andrea Dinoi on Google

Pessima struttura con pessimo personale. Non portate qui i vostri cari, non vengono curati e tantomeno assistiti. All'ingresso si è in migliori condizioni rispetto all'uscita. E quando vi dicono che il vostro caro è nel settore A portatelo via, non lasciatelo li. In quel settore la gestione è disastrosa per una persona che ha bisogno di cure.
Bad facility with bad staff. Do not bring your loved ones here, they are not treated and even less assisted. At the entrance you are in better condition than at the exit. And when they tell you that your loved one is in sector A, take them away, don't leave them there. Management in that area is disastrous for a person in need of care.
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Film completi in italiano MMR on Google

Metto una stella, in modo da aprire la recensione, vi sconsiglio di portare i vostri parenti in questa struttura perché il personale è incompetente e accettano solo i pazienti che reputano RICOVERABILI . Per non parlare delle immense chiamate alla struttura senza alcuna risposta , e quando rispondono sono scortesi e maleducati, se uno chiama e perché ha bisogno di quella specifica struttura e se secondo loro è ricoverabile bene, diversamente in modo non professionale vi chiudono il cellulare un faccia, ora mia mamma c'è lo a casa con me, non ho tutti i mezzi sanitari che gli servono, ma ho il minimo indispensabile insieme al mio amore per lei, quindi evitate categoricamente di rivolgervi a questa struttura in quanto non sarete aiutati , ma vi diranno solo bugie in modo da prendere tempo e non ricoverare il vostro parente .
I put a star, in order to open the review, I do not recommend bringing your relatives to this structure because the staff is incompetent and only accept patients who they consider RECOVABLE. Not to mention the immense calls to the facility without any response, and when they answer they are rude and rude, if one calls and because he needs that specific facility and if according to them it can be hospitalized well, otherwise in an unprofessional way they close your cell phone a face , now my mom is at home with me, I do not have all the medical means he needs, but I have the bare minimum together with my love for her, so categorically avoid turning to this facility as you will not be helped, but they will only tell you lies so as to take time and not hospitalize your relative.
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Samantha Martina on Google

Inizio a precisare che una stella è anche troppa ....posto da evitare per i vostri parenti,gente poco preparata per non dire "strafottente" che lavora solo per lo stipendio e non per umanità. La mia mamma è stata lì per circa tre mesi ( da premettere che sapevamo fosse un caso grave dovuto ad un emoragia celebrare ".In questo periodo non ci è stato dato modo di poterla andare a trovare perché con la scusa del COVID sappiamo benissimo che ci marciano alla grande perché a loro piace lavorare così indisturbati dai parenti......per non parlare della mancata igiene personale del paziente,delle mille chiamate giornaliere senza risposta ricevuta, dell'informazione sotto richiesta di un email mai letta supplicando ripetutamente di voler parlare con un medico " tentativo quasi sempre fallito ) e per ultimo perché starei qui a scrivere per giorni interi,la mancata sincerità nell'esporre lo stato vero in cui si trova il paziente.La mia mamma purtroppo non c'è più e la cosa che mi rammarica e che si è vero che nel pomeriggio aveva avuto degli scompensi, però mi avevano assicurato che era rientrato tutti nei parametri e che dovevo dare il mio consenso per spostarla al perrino per una " consulenza". In ospedale dopo circa 4 ore mi hanno constatato il suo decesso....... sicuramente il consenso a me richiesto era stato formulato male,la domanda da pormi era " signora la sua mamma vuole che muoia qui o in ospedale? " E con questo non aggiungo altro.....
M
Mimmo Natale on Google

In 14 giorni in cui mia madre è stata ricoverata in questo posto per riabilitazione per rottura del femore, tempo in cui di riabilitazione ne ha fatta poco e niente, ho ricevuto solo una telefonata, il 14° giorno, per dirmi che mia madre era positiva al covid, sempre in isolamento, (insieme ad altre persone), il 7 fatto tampone e l'11 mi hanno chiamato per dirmi che aveva contratto il virus,chiedendo come mai, la classica risposta, non so dirle! in isolamento! In tutto questo tempo ho sempre chiamato per avere informazioni o parlare con un dottore, mi rispondono che devo chiedere l'appuntamento via mail per parlare con un dottore, inviato varie mail, ma come detto prima, solo una telefonata per dirmi che aveva contratto il virus e la portavano in ospedale a brindisi, dove dopo 19 giorni e morta e la colpa è vostra, con la vostra incompetenza e indifferenza! Tanto altro da dire, gestione pessima sia per i pazienti che con i familiari, struttura da chiudere, almeno non fate altri danni! Vergognatevi. Tutto ciò che dico e tutto documentato.
In the 14 days my mother was hospitalized in this place for rehabilitation due to a broken thigh bone, a time when she did little or no rehabilitation, I only received a phone call, on the 14th day, to tell me that my mother was positive at the covid, always in isolation, (together with other people), the 7 made a tampon and the 11 they called me to tell me that he had contracted the virus, asking why, the classic answer, I can't tell you! in isolation! In all this time I have always called for information or to speak with a doctor, they reply that I have to ask for an appointment via email to speak with a doctor, sent various emails, but as mentioned before, only a phone call to tell me that he had contracted the virus and took her to the hospital to toast, where after 19 days she died and it's your fault, with your incompetence and indifference! Much more to say, bad management for both patients and family members, structure to be closed, at least do not do any other damage! Shame on you. Everything I say is all documented.
F
Fabrizio My on Google

«All'inizio, durante un turno di notte, aveva avuto un attacco di panico. Era sola con circa 28 pazienti». Il ricordo di quei momenti in corsia attraversa i colleghi di Sara Viva Sorge, l'infermiera brindisina morta martedì scorso in un incidente stradale all'alba, dopo il lavoro. «Un ausiliario – raccontano - è corso ad abbracciarla e poi, per tranquillizzarla, ha chiamato l'infermiera che era in un altro reparto». Parlare con loro non è facile. Sono alcuni dipendenti della struttura sanitaria Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica, lì dove la giovane era stata assunta da tre settimane. Non ha fatto neanche in tempo a prendere il suo primo stipendio, a festeggiare l'indipendenza tanto attesa. Tra pochi giorni avrebbe finito il mese di lavoro e sarebbe stato anche il suo 27esimo compleanno. Aveva preso servizio il 20 gennaio, a quanto risulterebbe già con un doppio turno: 14 ore di fila, mattina e pomeriggio. Alle persone care, in più occasioni, aveva raccontato quei ritmi insostenibili. L'ultimo messaggio alle 6 del mattino, dopo due notti di seguito: «Sono stanca morta» aveva scritto al fidanzato Andrea prima di mettersi in viaggio per tornare a casa, a San Vito dei Normanni. Poi il silenzio e lo schianto contro un palo dell'illuminazione, mentre era alla guida della sua auto. «Sul posto - racconta chi la conosceva- non c'erano segni di frenata. Questo fa pensare a un colpo di sonno per la stanchezza e ci lascia sgomenti». [...] Una collega, che chiede l'anonimato, commenta: «Ritmi inumani, soprattutto per chi è alle prime armi e non ha neanche il potere contrattuale di dire basta». Racconta che molti infermieri sono andati via lasciando il contratto a tempo indeterminato per uno, a tempo, nel settore pubblico. «Di solito gli ultimi arrivati- dice un altro- fanno i tappabuchi e questo accade dappertutto, ma non mi puoi lasciare di notte una piccina da sola». Ne parla Valeria D'Autilia su La Stampa
“At first, on a night shift, she had a panic attack. She was alone with about 28 patients. ' The memory of those moments in the ward passes through the colleagues of Sara Viva Sorge, the nurse from Brindisi who died last Tuesday in a car accident at dawn, after work. "An auxiliary - they say - ran to hug her and then, to reassure her, called the nurse who was in another ward". Talking to them isn't easy. They are some employees of the San Raffaele Foundation health facility in Ceglie Messapica, where the young woman had been employed for three weeks. He didn't even have time to take his first salary, to celebrate his long-awaited independence. In a few days he would finish the month of work and it would also be his 27th birthday. He had started service on January 20, apparently with a double shift: 14 hours straight, morning and afternoon. To loved ones, on several occasions, he had told those unsustainable rhythms. The last message at 6 in the morning, after two nights in a row: "I'm dead tired," she had written to her boyfriend Andrea before setting off to return home to San Vito dei Normanni. Then the silence and the crash against a lighting pole, while he was driving his car. «On the spot - says those who knew her - there were no signs of braking. This suggests a fall asleep due to fatigue and leaves us dismayed ». [...] A colleague, who asks for anonymity, comments: "Inhuman rhythms, especially for those who are beginners and do not even have the contractual power to say enough". He says many nurses have left, leaving permanent contracts for a permanent one in the public sector. "Usually the latest arrivals - says another - make stopovers and this happens everywhere, but you can't leave me a little girl alone at night". Valeria D'Autilia talks about it in La Stampa

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