Ex Poste e Telecomunicazioni

Che dire, l'ennesima cattedrale colpevolmente abbandonata nel deserto, senza la minima manutenzione nonostante sia stata proposta per la Metro2, o forse lasciata scientemente al vandalismo e al degrado perché preferiscono demolire tutto e ricostruire, tanto sono soldi dei contribuenti.

L'edificio, abbandonato da oltre un decennio, ospitava il modernissimo, all'epoca della costruzione, Centro Smistamento Pacchi di Poste Italiane, che gli utenti costretti a compiere un vero viaggio per venire a recuperare i pacchi mai consegnati certamente ricordano ma non rimpiangono. Abbandonato senza neppure "chiudere la porta" dalle Poste è stato saccheggiato, rubando fino i fili di rame nelle pareti e mettendo allo scoperto rivestimenti isolanti in schiuma espansa, che si mormora contengano amianto, ed è diventato rifugio di sbandati di vario genere finchè, quando ormai non conteneva più nulla, si son decisi a murarne gli ingressi. Nel frattempo nel piazzale antistante e tutto attorno si sono succeduti nel tempo un "mercato delle pulci" spontaneo, ora trasferito alla Colletta, discariche abusive e campi nomadi, contemporaneamente o in sequenza, e la prospettiva di recuperarlo quando fosse arrivata la linea 2 della Metro è ormai irrealistica e verisimilmente verrà demolito.

Ex centro di smistamento pacchi di Torino nord, situato nei meandri del quartiere Regio Parco. Dismesso nel 2013, la struttura (di proprietà di Poste Italiane) è stata oggetto di predoni del rame, che l'hanno smantella da cima a fondo, e di atti vandalici sino al 2015, anno in cui sono stati murati e sigillati gli ingressi ai piani inferiori. Nel piazzale antistante, corrispondente a via Monteverdi, si teneva, fino al 2017 (anno in cui è stato deciso, a causa di proteste incoscienti, di spostarlo), un mercatino domenicale dell'usato: il SUK. Il risultato di tali proteste ha comportato, dal 2018, un aumento di frequenza delle carovane di Rom, i quali stazionano (furbescamente) per settimane in quella che pare essere una terra di nessuno. N.B. Si precisa che, in passato, le carovane erano ugualmente presenti (seppur molto di rado) in via Monteverdi; la ripresa dell'attività lavorativa, con il susseguente utilizzo del piazzale, consentiva loro di stazionare solo durante il week-end. Un uomo di nazionalità marocchina, nel 2019, è stato rinvenuto (su segnalazione dei Rom che stazionavano lungo il piazzale) morto suicida all'interno della struttura. Si è effettuata, nel 2021, una bonifica alla struttura per rimuovere l'amianto con il quale era stata costruita. La struttura, dopo 8 anni di inutilizzo, è ancora in piedi e pare che sia destinata, a causa di una legge che impedisce la costruzione di nuovi edifici a meno di 200 metri dal cimitero (l'ex centro di smistamento pacchi di Torino nord, lungo il suo lato di levante, si affaccia sul perimetro del Cimitero Monumentale di Torino) e al disinteresse di Poste Italiane nel volerla abbattere, a rimanervi per altrettanti anni. La mia valutazione è di una stella, ma dovrebbe essere di zero stelle... l'edificio, comunque, è raggiungibile con le linee 2, 8 e 49.