City of Sestola

4.7/5 based on 8 reviews

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Address :

Corso Umberto I, 5, 41029 Sestola MO, Italy

Phone : 📞 +97
Postal code : 41029
Website : http://www.comune.sestola.mo.it/
Opening hours :
Sunday Closed
Monday 9AM–5PM
Tuesday 9AM–5PM
Wednesday 9AM–5PM
Thursday 9AM–5PM
Friday Closed
Saturday Closed
Categories :
City : Sestola

Corso Umberto I, 5, 41029 Sestola MO, Italy
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Luisa Merloni on Google

Bello, ma sicuramente merita di più andare al monte Cimone ed al Lago della Ninfa!!
Beautiful, but definitely worth more to go to Mount Cimone and Lake Ninfa !!
M
Michelangiolo Frascati on Google

Molto carino il centro, non ci ero mai stato, solo transitato
The center is very nice, I had never been there, only passed through
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Roger Ottani on Google

Gennaio 2021, così tanta neve non si era mai vista. Impianti chiusi per pandemia e tutto è apparso ancor più magico.
January 2021, so much snow had never been seen. Plants closed due to a pandemic and everything seemed even more magical.
C
Cristina Vaccari Vaccari on Google

Fresco, negozi, ristoranti e alberghi, da li partono molti sentieri per varie località dell'appennino in mezzo a boschi e pinete
Fresh, shops, restaurants and hotels, from there many paths start for various locations in the Apennines in the midst of woods and pine forests
M
Marco Cocchi on Google

Era la prima volta che ci andavo in estate. Un comprensorio ben attrezzato con attrattive turistiche particolarmente valide per l'Appennino. Certo avrei preferito in centro non vedere alberghi o attività commerciali decadenti o addirittura chiuse da anni ....questo non per colpa del Covid19.
It was the first time I went there in the summer. A well-equipped area with tourist attractions particularly valid for the Apennines. Of course I would have preferred not to see hotels or businesses in the center that have decayed or have even been closed for years ... this is not the fault of Covid19.
L
Luisa Baraldi on Google

Prov. Modena, 1020 m slm. Piacevole e rilassante località, sempre animata e ricca di negozi, bar, ristorantini. Bella la passeggiata per il castello.
Prov. Modena, 1020 m asl. Pleasant and relaxing place, always lively and full of shops, bars, restaurants. Nice walk to the castle.
C
Claudio Buldrini on Google

C' era nata mia madre, ho sempre frequentato il paese prima con i miei genitori,poi da solo; sempre bellissimo paese. Ora che sono finalmente riuscito ad andare in pensione,ci andrò ad abitare stabilmente per la tranquillità e cordialità dei paesani. Bellissimi e istruttivi i musei che si trovano all'interno della Rocca dominante il paese, altre cose interessanti sono nelle vicinanze e nelle frazioni; da visitare anche il museo di Montecreto: la casa dei leoni di pietra, museo nato dall'iniziativa di un appassionato di archeologia e storia locale con l'ausilio e le donazioni di materiale da parte di privati comprendente la storia dalla preistoria alla seconda guerra mondiale. Altro luogo da visitare,il ponte di Olina, di epoca circa 1500mquello attuale ricostruito sulle rovine di un'altro ancora precedente. Bellissime piste per gli amanti degli sport invernali.
My mother was born there, I always frequented the country first with my parents, then alone; always beautiful country. Now that I have finally managed to retire, I will go to live there permanently for the tranquility and friendliness of the villagers. The museums that are located inside the Rocca dominating the town are beautiful and instructive; other interesting things are nearby and in the hamlets; Also worth visiting is the Montecreto museum: the house of the stone lions, a museum born from the initiative of a lover of archeology and local history with the help and donations of material from individuals including the history from prehistory to the Second World War . Another place to visit, the Olina bridge, dating back to around 1500m, the current one rebuilt on the ruins of another one even earlier. Beautiful slopes for winter sports lovers.
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Davide Pizzi on Google

La parte vecchia del paese sorge a ridosso di un alto sperone roccioso sul quale sorge l'antica Fortezza, ricostruita nella seconda metà del 500, e la cui importanza strategica, posta al centro del Frignano a guardia delle vallate dello Scoltenna e del Leo, ci fa presumere come le sue origini risalgano molto addietro nel tempo. Lo stesso nome di Sestola è, quasi certamente, di derivazione romana e va collegato ad un Sextus cui venne affidata questa terra. La sua storia scritta inizia con la conquista dei Longobardi; il primo documento, infatti, in cui si nomina il suo Castello è il Diploma di Astolfo del 753 d.C., col quale il re dei Longobardi faceva dono del Castrum Sextulae e territori adiacenti all'Abbazia di Nonantola, allora fondata da S. Anselmo. All'epoca dei Comuni, Sestola aderì al Comune Federale del Frignano; fu poi teatro di scontri acerrimi fra le città di Modena e Bologna, che a più riprese lottarono per il suo possesso fino a quando, nel XIV secolo, Sestola e il Frignano aderirono alla Signoria degli Estensi. Da quel momento Sestola diventò la capitale della Provincia del Frignano, titolo che conservò fino agli inizi del 1800. Dopo la restaurazione, Sestola perse la sua secolare importanza, ritrovandosi tagliata fuori dal nuovo traffico commerciale sviluppatosi alla fine del '700 in seguito all'apertura della via Giardini (ora SS 12 del Brennero); di conseguenza la Fortezza fu trasformata in un penitenziario che rimase in attività fino al 1866. Sul finire del secolo scorso, mentre il paese intravvedeva nel nascente turismo una nuova e concreta identità economica, la Fortezza subì un'ulteriore trasformazione, ospitando un Osservatorio Meteorologico e un Istituto estivo per la cura dei bambini. La pratica dell'escursionismo che faceva del Monte Cimone la meta più ambita dalle neonate sezioni del C.A.I., lo sviluppo del patrimonio forestale e la trasformazione del paese in attrezzata stazione climatica, fecero di Sestola un accogliente e rinomato paese di villeggiatura. In questo secolo il turismo è via via diventato preminente nell'economia del paese ed oggi, dopo cent'anni di esperienza e tradizione, Sestola è fra le stazioni primarie di tutto l'Appennino. Il territorio di Sestola si estende dai 321 m. del Fondovalle Scoltenna ai 2165 m. del Monte Cimone, con una diversa strutturazione ambientale secondo l'altitudine. La zona a valle del paese è quella di castagni, cerri e querce; vi si coltiva vite, grano ed altri cereali. Ubicata principalmente nella valle del rio Vesale è divisa fra le frazioni di Sestola. E' la zona più interessante dal punto di vista storico e quella che sotto l'aspetto ambientalmente ha subito minime trasformazioni, essendo sempre stata coltivata e lavorata dalle popolazioni locali. Era attraversata dalla più antica strada di comunicazione fra Modena e la Toscana, dal rifatto ponte di Val di Sasso a Trentino di Fanano, da dove sale al Passo della Croce Arcana sul crinale. La zona a monte, attraverso gli insediamenti turistici di Pian del Falco e Passo del Lupo, culmina nella vetta del Cimone, importante stazione della flora appenninica. Sede naturale per la pratica degli sport invernali, è il regno del faggio, delle abetaie e dei pascoli di alta quota. E' la zona, disabitata fino a qualche secolo fa, che ha subito le maggiori trasformazioni ambientali: le secolari faggete furono abbattute per far posto prima ai pascoli e poi per alimentare l'industria del carbone. Da segnalare, in prossimità del grazioso lago della Ninfa, a 1500 metri di quota, il Giardino Esperia, oasi ecologico-didattica d'importanza nazionale sulla flora appenninica spontanea e quella alpina introdotta, gestito dal C.A.I. di Modena e visitabile da maggio a settembre. Sestola, in conseguenza del forte impatto turistico, ha perso in parte le proprie tradizioni. Ne sono rimaste, comunque, tracce ben visibili nelle feste.
The old part of the town rises close to a high rocky spur on which stands the ancient Fortress, rebuilt in the second half of the 16th century, and whose strategic importance, located in the center of Frignano to guard the Scoltenna and Leo valleys, suggests that its origins date back a long time. The same name of Sestola is, almost certainly, of Roman derivation and is connected to a Sextus to whom this land was entrusted. Its written history begins with the conquest of the Lombards; the first document, in fact, in which his Castle is named is the Diploma of Astolfo of 753 AD, with which the king of the Lombards made a gift of the Castrum Sextulae and the territories adjacent to the Abbey of Nonantola, then founded by S. Anselmo. At the time of the Municipalities, Sestola joined the Federal Municipality of Frignano; it was then the scene of bitter clashes between the cities of Modena and Bologna, which fought several times for its possession until, in the 14th century, Sestola and Frignano joined the Este family. From that moment Sestola became the capital of the Province of Frignano, a title it kept until the early 1800s. After the restoration, Sestola lost its secular importance, finding itself cut off from the new commercial traffic which developed at the end of the 18th century following the opening of via Giardini (now SS 12 del Brennero); consequently the Fortress was transformed into a penitentiary which remained in business until 1866. At the end of the last century, while the town saw a new and concrete economic identity in the nascent tourism, the Fortress underwent a further transformation, hosting a Meteorological Observatory and a summer institute for the care of children. The practice of hiking that made Monte Cimone the most sought-after destination by the newborn sections of the C.A.I., the development of the forest heritage and the transformation of the town into a well-equipped health resort, made Sestola a welcoming and renowned holiday village. In this century, tourism has gradually become pre-eminent in the economy of the country and today, after a hundred years of experience and tradition, Sestola is among the primary resorts of the whole Apennines. The territory of Sestola extends from 321 m. of the Fondovalle Scoltenna at 2165 m. of Monte Cimone, with a different environmental structure according to the altitude. The downstream area of ​​the village is that of chestnut trees, turkey oaks and oaks; vines, wheat and other cereals are grown there. Located mainly in the valley of the rio Vesale, it is divided between the hamlets of Sestola. It is the most interesting area from the historical point of view and the one that has undergone minimal transformations from an environmental point of view, having always been cultivated and worked by local populations. It was crossed by the oldest communication road between Modena and Tuscany, from the redeveloped Val di Sasso bridge to Trentino di Fanano, from where it climbs to the Passo della Croce Arcana on the ridge. The upstream area, through the tourist settlements of Pian del Falco and Passo del Lupo, culminates in the summit of Cimone, an important station of the Apennine flora. Natural site for the practice of winter sports, it is the kingdom of beech, fir and high altitude pastures. It is the area, uninhabited until a few centuries ago, which has undergone the greatest environmental transformations: the centuries-old beech woods were cut down to make room first for pastures and then to feed the coal industry. Of note, near the pretty lake of Ninfa, at 1500 meters above sea level, the Esperia Garden, an ecological-educational oasis of national importance on the spontaneous Apennine flora and the introduced alpine flora, managed by the C.A.I. of Modena and open from May to September. Sestola, as a result of the strong tourist impact, has partly lost its traditions. However, clearly visible traces of it remained during the holidays.

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