Chris Cappell College High School

Si potrebbe definire il fiore all'occhiello di Anzio. Fornita di laboratori, spazi all'aperto curatissimi, a fianco c'è una biblioteca multimediale fornitissima. Consiglio di iscriversi

È una scuola spettacolare. Sembra una scuola privata per quanto è bella e bene organizzata. Mio figlio ha appena iniziato il liceo classico e non abbiamo niente da dire. Professori in gamba, orario definitivo in vigore dalla seconda settimana, inizio programmi e valutazioni immediato.... Contentissima di aver scelto questa scuola.

Bellissimo Liceo, oggi poi era una giornata ricca di eventi e incontri di formazione, e mi ha colpito il clima vivace che vi regnava. Ci sono andata con la mia amica psicologa Sara Campo, in quanto invitate per parlare di editoria, letteratura, autostima e relazioni, correlando le nostre professioni (io sono un editore) e devo dire che i ragazzi e professori sono stati recettivi e partecipi, buon segno. ;)

Un'esperienza bruttissima, insegnanti menefreghisti, preside a cui non interessa nulla della scuola e del benessere degli alunni, e succursali a dir poco orrende e schifose. Da fuori fanno vedere tutto bello ma alla fine si sta 3 mesi nella centrale e il resto dell'anno si passa nelle succursali di cui una non ha nemmeno le porte ai bagni e l'erba nel giardino che arriva fino ai capelli. Ci sono stata per un anno e non la consiglierei a nessuno, appena ho cambiato ho visto una differenza abissale e ora sto molto meglio.

L'edificio scolastico, le dotazioni strumentali, la efficienza amministrativa meritano sicuramente il massimo elogio. Una scuola è però costituita e determinata da un corpo insegnante e un dirigente scolastico e il loro operato incide notevolmente su quello che è il raggiungimento del primario obiettivo di un alunno. A fine del percorso scolastico avere una classe di liceo classico con numerose insufficienze o sufficienza streminzite al tema di maturità e' testimonianza di fallimento non solo degli alunni. Assistere ad orali in cui gli alunni testimoniavano di aver studiato Ungaretti " motu proprio" perché non c'era stato tempo per lezione con l'insegnante, rafforza questa testimonianza e ne individua radici di responsabilità che oltrepassano l'insegnante interessato. E' stato possibile verificare che i vari componenti "interni" della commissione esaminatrice erano in realtà molto più " esterni" di quanto il ruolo contingente potesse prevedere, tanto da raccomandare agli alunni di non fare richieste di aiuto durante la prova scritta per non "fare una figuraccia con la Presidente". Tutto questo e' documentabile ed ha interessato il corso C. Diverso registro si è seguito nei corsi A e B dove, in primis, il docente di italiano non proveniva direttamente da esperienza professionale su sostegno. Dove i vari membri interni ricevevano a fine anno la lista di domande da porre in sede di orale abbinata a nome dell'alunno. E dove a conclusione dell'esame non si è assistito al quasi totale abbassamento dei voti di ammissione degli alunni. Quindi complimenti a docenti e Dirigente scolastico per aver saputo creare un gruppo di alunni evidentemente inadeguato allo standard di questa scuola e auguri ai muovi iscritti che avranno la jella di non capitare nei corsi A o B. DISPIACE SOLTANTO CHE ANCHE CHI FALLISCE L'OBIETTIVO DEL PROPRIO LAVORO VENGA REGOLARMENTE REMUNERATO MENTRE CHI TESTIMONIA IL FALLIMENTO VENGA PENALIZZATO. Il resto davvero ha poca rilevanza.

La bella struttura centrale copre le carenze evidenti che ci sono nella gestione della sistemazione degli alunni, le due succursali sono malandate e cadono a pezzi, e i turni da seguire nella frequentazione delle stesse, non permettono di usufruire equamente delle funzioni della centrale. Parlando della didattica, i docenti mettono in atto metodi di insegnamento prevalentemente nozionistici, e non volti ad un apprendimento duraturo. Le pratiche burocratiche in generale, ammuffiscono prima che possano essere portate a termine,segno evidente di un'organizzazione approssimativa.

Da genitore di un alunno di questa bellissima scuola mi sento in dovere di esprimere una mia opinione pubblicamente per fare i miei più sinceri complimenti a tutto il personale. Non mi dilungo sulla struttura perché è ben nota per la sua eccellenza, sia a livello di dotazioni che come cura dell’ambiente. Vorrei concentrarmi sugli sforzi fatti dai docenti, specie in questo periodo di difficoltà a causa della pandemia, per dare a tutti i ragazzi le stesse opportunità di apprendimento che avrebbero avuto in classe. Mi riferisco, ad esempio, alla fornitura di strumentazioni apposite per la connessione da casa (cosa importantissima per chi come noi lavora ed ha più figli), sull’altissimo livello delle lezioni online, sull’impegno a non far perdere agli studenti una sensazione di comunità e di classe. Mia figlia è uscita dal lockdown provata, ma sicuramente il contatto costante con il gruppo classe, le lezioni di musica condivise e la presenza assidua e rassicurante dei Professori ha permesso di conservare a tutti noi quella normalità che tanto in quei giorni abbiamo desiderato! GRAZIE

L' organizzazione lascia molto a desiderare, circolari scritte male, che non arrivano e classi dimenticate (ovviamente ci sono sezioni più privilegiate). La struttura come è noto è molto all'avanguardia, peccato che i laboratori sono poco utilizzati, infatti ormai ospitano delle classi. La centrale è un miraggio, ci si passano tre-quattro mesi l'anno, non di più e il resto del tempo nelle succursali (tralascio il discorso che sono mal ridotte). Ciò che conta in una scuola non è di certo l'aspetto esteriore e purtroppo il Chris pecca anche sull'aspetto umano; non c'è coesione tra le classi, l'ambiente è molto freddo, non ci sono organizzazioni giovanili, attività culturali extra, non vi aspettate collettivi come quelli dei licei romani, viene dato poco spazio agli studenti. Bisogna solo sperare di incontrare docenti stimolanti, ce ne sono, dovete solo avere fortuna. Ho visto molti ragazzi cadere in depressione e soffrire, è molto facile sentirsi in gabbia, ci si creano amicizie spesso per sopravvivenza. Sul tema gite non fatevi aspettative, per 5 anni non si sono fatti campi scuola. Non c'è libertà, a tratti ci si sente in prigione, non pensate di passare momenti divertenti, nemmeno durante la cogestione ( una delle poche iniziative belle, ma non ben sfruttate). Lo scorso inverno è stata organizzata una conferenza sulla caduta del muro di Berlino per le sole classi quinte che si TROVAVANO IN CENTRALE, tralasciando quindi le altre quinte e senza organizzare un altro turno per coinvolgerle in questo progetto interessante, utile anche ai fini degli esami. Questo crea DISUGUAGLIANZA, la scuola ha concesso un privilegio a poche classi fregandosene delle altre e ciò a mio parere è molto grave. Questo è sintomo di una profonda Disorganizzazione a discapito degli studenti. Purtroppo è l'unico istituto che presenta determinati indirizzi in tutta la nostra zona, se uno vuole fare il classico non ha altra scelta; a tutti i futuri studenti auguro buona fortuna e mi raccomando, fate valere i vostri diritti quando è necessario (non manifestare per i termosifoni rotti, cosa che non dipende direttamente dalla scuola). Enjoy ;)