Chiesa di San Carlo

4.3/5 based on 3 reviews

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Address :

Piazza Umberto I, 2, 81025 Marcianise CE, Italy

Postal code : 81025
Categories :
City : Marcianise

Piazza Umberto I, 2, 81025 Marcianise CE, Italy
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Bellissimo luogo di culto Cattolico.
Beautiful Catholic place of worship.
A
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La chiesa di S. Carlo sorge nella piazza principale, già dal ‘600 sede del mercato, ove, forse, nei secoli precedenti sorse il Castello. Non se ne conosce la data di edificazione, ma già alla metà del sec. XVI dové esistere un piccolo edificio, a navata unica, coperto da cupola, in gran parte leggibile, trasformato nel 1763, con ribaltamento dell’altare, nella Congrega di S. Gennaro (committente fu il canonico Giulio Foglia, raffigurato in un tondo affrescato). La vicinanza di palazzo Argenziano (ed il matroneo che ancora oggi aggetta nella chiesa) aveva indotto ad ipotizzare che fosse nata come cappella gentilizia privata. E, invece, un documento del 1638, pubblicato dall’arch. S. Costanzo, riconduce la sua fondazione “per devozione del popolo, dei Governatori ed economi” dell’AGP nei cui beni restò prima di passare al Comune. La funzione collettiva fu subito tale da accogliere persino alcune riunioni delle assemblee popolari (per esempio nel 1652). L’aspetto attuale è da ricondursi agli interventi, statici e decorativi, realizzati da Gaetano Barba (1730-1806), artefice responsabile di molte altre fabbriche in Marcianise negli anni finali del ‘700, ed ai restauri dei primi del Novecento (cui si deve ad esempio l’apparato decorativo in stucchi, marmi e oro). In particolare, Barba intervenne sulla facciata (ricostruita ex novo) nelle forme attuali, classicheggianti, ed affiancata da un campanile, prima non esistente, realizzato nelle forme e nella ubicazione attuale per garantire l’equilibrio statico al prospetto principale. Le lesene risalgono allo stesso intervento, forse datato al 1776 (come riportato sulla pedata del primo gradino della scalea di ingresso). La navata, unica, con arcate poggianti su pilastri addossati alle pareti laterali, ha un presbiterio quadrato, non sporgente dal corpo principale, su cui si eleva l’altare maggiore. Esso conserva una macchina lignea con colonne e timpano spezzato (forse non pertinente al dipinto che oggi incornicia) al cui centro è la tela secentesca raffigurante la Madonna col Bambino, S. Giuseppe, e, ai piedi, tra gli altri, i santi Carlo Borromeo, Gennaro, Lorenzo, Domenico e Stefano. L’antica cona dell’altare maggiore, con “S. Carlo tra gli appestati”, di Maltese, è oggi al centro del cassettonato ligneo (ove fu collocato ai primi del ‘900). Di grande interesse sono anche (entrando da sinistra): il “Pentimento di S. Pietro” (sull’altare Foglia dedicato nel 1696), un dipinto raffigurante le Anime del Purgatorio (oggi sulla parete sinistra, originariamente ubicato su quella destra), una Madonna col Bambino e Santo Cardinale (sec. XVIII), una Madonna col Bambino con Santi di Oratius de Martinis (1709). Completano l’arredo un altare settecentesco in marmi policromi, le acquasantiere coeve e il pulpito a baldacchino in marmo (sec. XX).
The church of S. Carlo stands in the main square, which has been the seat of the market since the 1600s, where, perhaps, the Castle was built in previous centuries. The date of construction is not known, but already in the middle of the century. XVI there must have been a small building, with a single nave, covered by a dome, largely legible, transformed in 1763, with the overturning of the altar, in the Congrega di S. Gennaro (commissioned by the canon Giulio Foglia, depicted in a frescoed tondo) . The proximity of the Argenziano palace (and the women's gallery that still protrudes into the church today) had led to the hypothesis that it was born as a private noble chapel. And, instead, a document from 1638, published by the architect S. Costanzo, brings back its foundation "for the devotion of the people, the Governors and treasurers" of the AGP in whose assets it remained before passing to the Municipality. The collective function was immediately such as to accommodate even some meetings of popular assemblies (for example in 1652). The current appearance is due to the interventions, static and decorative, carried out by Gaetano Barba (1730-1806), the architect responsible for many other factories in Marcianise in the final years of the 18th century, and to the restorations of the early 20th century (which is due for example the decorative apparatus in stucco, marble and gold). In particular, Barba intervened on the façade (rebuilt from scratch) in its current, classical forms, and flanked by a bell tower, which did not exist before, built in the current forms and location to ensure the static balance of the main façade. The pilasters date back to the same intervention, perhaps dated to 1776 (as reported on the tread of the first step of the entrance staircase). The single nave, with arches resting on pillars leaning against the side walls, has a square presbytery, not protruding from the main body, on which the main altar rises. It preserves a wooden machine with columns and a broken tympanum (perhaps not pertinent to the painting it frames today) in the center of which is the seventeenth-century canvas depicting the Madonna and Child, St. Joseph, and, at the foot, among others, the saints Carlo Borromeo , Gennaro, Lorenzo, Domenico and Stefano. The ancient cone of the main altar, with "S. Carlo among the plague victims ", of Maltese, is today at the center of the wooden coffer (where it was placed in the early 1900s). Of great interest are also (entering from the left): the "Pentimento di S. Pietro" (on the Foglia altar dedicated in 1696), a painting depicting the Souls of Purgatory (today on the left wall, originally located on the right), a Madonna and Child with Holy Cardinal (18th century), a Madonna and Child with Saints by Oratius de Martinis (1709). The furnishings are completed by an eighteenth-century altar in polychrome marble, contemporary holy water stoups and a marble canopied pulpit (20th century).

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