Casa Di Riposo Tappero

Riferirò la valutazione appena mio marito troverà un'altra sistemazione, speriamo prestissimo. Una anticipazione per capire meglio, mio marito in 7 mesi di ricovero non ha mai ricevuto un bagno ma furbescamente gli viene cambiata la biancheria giornalmente a dimostrare che viene lavato. Per non parlare del cibo che stimo non venga speso più di due euro al giorno............

Per quanto breve è stato il periodo di soggiorno in struttura di mia mamma e purtroppo anche forzato perché dopo la rottura del femore avrebbe dovuto fare il suo percorso di riabilitazione ma per altre cause è venuta a mancare il 28 agosto scorso....in questo periodo oltretutto difficile da gestire per emergenza covid 19 posso comunque fare un plauso a tutto il personale direttivo e medico-infermieristico per assistenza e disponibilità dimostrata nei confronti della mia cara mamma e noi famigliari .... veramente una grande umanità.... grazie per tutto ....la mia valutazione molto positiva da consigliare ....

Nel 2012, causa condizioni di mia mamma estremamente critiche, abbiamo dovuto valutare il suo ricovero per poi affidarci al Tappero di Aglie'. Rispetto ad altre strutture dal freddo aspetto ospedaliero, il Tappero si trova in un antico edificio ristrutturato che rende l'ambiente più simile ad un'abitazione pulitissima e accogliente. Dopo 8 anni di continua interazione con il personale della struttura, confermo il primo impatto positivo di rara combinazione tra professionalità (esperto presidio infermieristico e medico, capacità di fare rete per trovare soluzioni alle diverse criticità susseguitesi nel tempo) e umanità, dote tantopiu' rara nel caso di pazienti gravi e anziani. Mi sento senz'altro di consigliare la struttura Tappero che si è sempre dimostrata all'altezza del difficile compito affidatole.

Ad inizio marzo 2020 ho dovuto frettolosamente spostare mio papà da un'altra struttura al Tappero. La disponibilità è stata immediata e l'accoglienza è stata gestita in modo molto organizzato. Nonostante l'urgenza del trasferimento e la mancanza da parte mia di preavviso lo staff del Tappero è stato disponibile, efficiente e cortese. Anche durante il periodo della pandemia il personale ha saputo gestire al meglio la situazione critica e a metà giugno ho potuto rivedere papà ben curato ed in buona salute nonostante il difficile periodo di distacco dai familiari. Ringrazio tutto lo staff e la direzione per la professionalità dimostrata. Roberta

Ho accompagnato mia .mamma in questa struttura e mi sono trovata benissimo....Il personale gentilissimo sempre disponibile a soddisfare le esigenze degli ospiti.....Attenti a fare osservare le regole....ovviamente con il Covid....bisogna prevenire .....meglio che curare......Purtroppo con mio grandissimo rammarico....ho dovuto spostarla.... (Parenti che volevano fare le regole a loro piacimento)adesso spero siano tutti felici e contenti....un grande grazie a tutti gli operatori di questa struttura....

Mia nonna è stata portata lì il 22 ottobre 2018 ed rimasta lì fino al 3 marzo 2020 quando è mancata (non di covid). È stata trattata bene nonostante abbia fatto una fine orribile scaturita dal femore. Per quanto riguarda la scarsa pulizia paventata da qualcuno evidentemente è una bugia assurda dato che mia nonna veniva spesso lavata in quanto totalmente non autosufficiente

Dal 29 settembre al 26 ottobre mio papà è stato ospite della Casa di Riposo Tappero. Siamo arrivati in struttura con una diagnosi che già non lasciava speranze ed un lunga aspettativa di vita. Nonostante mio papà stesse facendo la quarantena di prassi, obbligatoria, è stato costantemente seguito dal fisioterapista pur sapendo che non sarebbe tornato ad una effettiva autonomia. Moralmente per lui ciò è stato di grande aiuto, almeno finché le sue forze lo hanno permesso. Lo sentivo soprattutto telefonicamente poiché lui non ha mai amato l'uso del telefonino e non avrebbe capito nulla durante una videochiamata a causa di una incipiente sordità. Il personale è sempre stato cortese e disponibile. Pronto a metterci in contatto e a soddisfare le sue necessità. Durante le chiamate (l'emergenza covid-19 non permetteva visite) ho sempre sentito mio padre sereno, sicuro di essere accudito e curato. Contento di non essere di peso a me e, al tempo stesso, cosciente di non essere lasciato a se stesso. Mio padre è improvvisamente tracollato ed è mancato la mattina del 26 ottobre. Soltanto la sensibilità della direttrice, del direttore sanitario e del personale ha permesso che io potessi accompagnarlo alla fine del suo percorso terreno. Se mio papà ha concluso la sua vita serenamente e con me accanto invece che solo, nel delirio di una corsia d'ospedale, considerato anche il difficile momento che stiamo attraversando e l'emergenza sanitaria in atto, posso dire grazie alla Casa di Riposo Tappero. Per me il giustizio su questa struttura è completamente positivo.

Desidero rendere noto che la struttura è carente soprattutto di pulizia e di assistenza adeguata. mio marito viene lasciato spesso assolutamente privo di pulizia, una doccia ogni tre quattro mesi, tanto che ha una serie di piaghe da decubito che il direttore sanitario pro tempore ha avuto l'ardire di addebitare a me nonostante la chirurga plastica abbia relazionato che si tratta di mancanza di pulizia. ogni volta che l'ho portato alla visita il paziente risultava sporco tanto che é stato fatto rilievo alla ASL da parte del reparto dell'Unità Spinale di Torino. Il cibo è di pessima qualità e spesso comporta diarrea e sfoghi sulla pelle. Inoltre il costo risulta essere il più alto della zona e le spese extra sono elevatissime e non adeguatamente documentate.Purtroppo non sono ancora riuscita a trasferirlo e il suo ricovero era stato stabilito dall'ospedale di Cuorgnè. La struttura comunque ha una posizione infelice senza alcuno spazio verde e neppure locali ampi comuni , piuttosto sacrificata anche perché decisamente sopra utilizzata. durante questo periodo non è stato possibile vedere i ricoverati per mesi poiché non offrendo spazi adeguati vi è stata una chiusura totale comportando un enorme sacrificio per i ricoverat stessi. Mio marito dopo mesi non mi riconosceva e aveva lo sguardo rivolto al vuoto forse a causa di psicofarmaci. non aggiungo altro se non sconsigliarla