Casa di Riposo N.D. M. Tomitano e N. Boccassin

Finalmente ho riscontrato un positivo cambio di gestione e ottima professionalità...mi dispiace per la sig.a che a mio avviso ha sbagliato a fare nomi pubblicamente del personale di servizio, che dice aver riscontrato negatività nel servizio...

Una delle migliori strutture poste a confine tra tre province e due regioni, raccoglie un bacino di utenza vastissimo gestendo un gran numero di anziani con le più svariate patologie

Teko praleist 2 savaites šioje įstaigoje.Labai malonus ir draugiškas personalas.Didelis ačiu už priežiura ir šiluma.

Una stellina ed è anche troppo (solo perché 0 non ne fa mettere) Mia madre è stata ospite in questa struttura per 4 mesi e ne abbiamo viste di tutti i colori ..... Poco professionali , mancanza di comunicazione tra il personale sanitario stesso, poca pulizia sia dell'ambiente (da vomitare solo entrando in struttura) sia nell' igiene stesso degli ospiti , nessuna accortezza verso gli ospiti ne sulla loro salute, nonostante siano state fatte presente tutte queste problematiche non è mai cambiato nulla.

Ottima esperienza di tirocinio! Ho imparato molto da tutti gli assistenti , ho trovato gentilezza e professionalità nel mettere a proprio agio gli ospiti con particolare attenzione alle loro esigenze . Grazie di cuore a tutti!! Manuela

Lavoro in Casa Tomitano da diverso tempo. Stiamo vivendo un profondo rinnovamento fatto di apertura alle persone, e al territorio. Siamo spinti da nuovo entusiasmo e si respira un clima di profonda umanità centrato sulla persona. Con tutti i limiti che umanamente abbiamo ed incontriamo nel lavoro quotidiano e con tutta la voglia di migliorarci ogni giorno per fare il bene...insieme.

Non riesco a non scrivere... fino a tre settimane fa non c'erano recensioni, ma ora sembrano spuntare come funghi! Non riesco a trattenermi... Non è mai facile dover prendere certe decisioni... ma quando ti ritrovi davanti ad un bivio e ti senti impotente, devi affidarti a qualcuno che ti aiuti. Ed è così che nel mese di Gennaio, dopo un lungo colloquio con l'assistente sociale, gli ho affidato mia mamma (malata di Alzheimer). Ho dato a tutti loro un'estrema fiducia (forse troppa?!) ma se la sono consumata giorno dopo giorno. Durante il colloqui con l'assistente sociale, ho sempre precisato che non volevo che mi venisse nascosto nulla, perchè ero pronta ad accogliere qualsiasi notizia (bella o brutta) che riguardava mia mamma. D 'altronde ero preparata che un malato di Alzheimer non può migliorare. Ma nonostane ciò mi venne nascosto il reale stato di salute di mia mamma, che venivo a conoscenza casualmente solo dopo un ricovero o spesso grazie alla mia (di mio fratello e dia mia cognata) buona osservazione . Dopo un ricovero in ospedale per una febbricola persistente, allertata dai medici e dalle infermiere dalla reale condizione di salute di mia mamma , veniamo a conoscenza della presenza di una piaga, che il medico della casa di riposo mi aveva nascosto, alla mia richiesta di spiegazioni (prima del ricovero) del motivo per il quale avesse il piede bendato, mi rispose: "per un edema". Faccio presente che no ho mai sentito che un edema venga bendato.. il medico mi rispose che era un vecchio sistema. Dopo svariate vicissitudini e un lungo colloquio con l'assistente sociale, decido di chiedere copia della cartella clinica (pensando che possa essere di aiuto al medico della struttura) e decido di volergli dare una seconda opportunità... d'altronde tutti possiamo commettere un errore. Ed è qui che ho sbagliato... mia mamma a qualsiasi ora andassimo a trovarla a turno noi famigliari la trovavamo sempre nella stessa medesima posizione, distesa sulla schiena. Lenzuola per tre gg consecutive sempre con le stesse macchie. Sorvolo sul fatto che sia stata lasciata per giorni senza cibo nè flebi... diventerei noiosa.... Conclusione ho trasferito mia mamma in un'altra struttura, Una settimana prima del trasferimento vengo erroneamente (per loro) a scoprire di una piaga molto importante sul sedere, ma alla mia domanda: "mia mamma ha una piaga sul sedere?" mi viene risposto di no, che stanno applicando una crema in prevenzione. Beh... l'ennesima bugia... trasferita la prima cosa che ho scoperto una piaga importante sul sedere... Bugie sopra bugie.... C'è una grossa problematica di comunicazione, all'interno della struttura. Ora mia mamma è ben seguita, mangia tutti i suoi pasti seduta con le altre ospiti, viene alzata due volte in un giorno, ma purtroppo la piaga sul sedere è assai grave. Vivo con grossi sensi di colpa per i tre mesi brutti che ho fatto vivere, involontariamente, a mia mamma. Non potrò mai parlare bene di questa Casa di Riposo, posso solo raccontare ciò che ho vissuto... che non ha nulla di positivo... purtroppo! ci tengo a precisare, che al trasferimento di mia mamma, chiedo indietro la copia della cartella clinica che io stessa avevo consegnato al medico... ma la cartella clinica non viene trovata! Una cartella di 50 pagine non può volatilizzarsi così nel nulla! IO VI HO AFFIDATO MIA MAMMA PERCHE' VENISSE SEGUITA NELLA SUA MALATTIA, HO RIPOSTO PIENA FIDUCIA CHE PIU' VOLTE E' STATA CALPESTATA... Quante bugie... tante.. tante... troppe!!! E chi ci ha rimesso è solo Lei! Io non me lo perdonerò mai di avervi riposto fiducia, Non la meritavate!

Ho avuto due esperienze in questa casa di riposo. Sei anni fa abbiamo portato mia mamma con vari problemi che non riuscivamo più a gestirli da casa, dopo la dolorosa decisione abbiamo optato per questa struttura perché vicino a casa e noi passavamo l'ntera giornata tra uno e l altro li, l a lasciavamo solo la notte ,era in reparto Castella, abbiamo avuto dei problemi con il personale, non sempre cordiale e non sempre attento, abbiamo fatto delle litigate per farci ascoltare, ma noi eravamo lì a coprire tutto il giorno e i pasti, che altrimenti lei non mangiava perché impiegava molto tempo e il personale non poteva darglielo.. Abbiamo visto delle cose fastidiose, ma trovato anche qualche persona di cuore che ancor oggi ringrazio. Un anno mezzo fa hanno operato mio padre allo stomaco e lui per non darci disturbo a voluto fare il periodo post operatorio in casa di riposo, lo hanno messo nel reparto Nucleo, dove e stato un mese e lui si è trovato benissimo. A novembre dell"anno sucessivo dopo essere stato dimesso dall' ospedale non sapendo come gestirlo e non potendolo tenere a casa abbiamo fatto richieste a diverse strutture invano e per fortuna ci hanno accettato di nuovo nel reparto Riviera. Era un malato terminale, lo hanno accompagnato in un percorso doloroso con tutto il calore , l' affetto e dolcezza possibile. La cura che hanno avuto,la dolcezza, il sorriso, le battute e l'allegria che gli hanno dato, nelle notti passate li entravano anche venti volte solo per una carezza, veramente un trattamento particolare e fatto da persone che hanno dimostrato un umanita' e una professionalita' eccellente. La mia sensazione è che nonostante stiamo parlando della stessa struttura, sembra si parli di due cose diverse.