Caf patronato centro raccolta UNSIC

Esperienza ai limiti del fantascientifico: mia madre, 73 enne con appuntamento alle ore 11:00, viene messa in coda a chi aveva appuntamento alle 11:30 e successivamente ricevuta da un ragazzo totalmente impreparato nel trattamento delle pratiche, che rinvia mia madre alla collega (e madre) la quale era già occupata con l’appuntamento SEGUENTE al nostro. Ormai a mezzogiorno si presenta un signore che entra a portare una fornitura di caffè all’ufficio. La signora che avrebbe dovuto ricevere mia madre si libera e inizia una allegra ed informale conversazione a tre (figlio-madre-signore del caffè) che ha del surreale, il tutto mentre mia madre attende al sole, perché le distanze di sicurezza all’interno non vengono minimamente rispettate e il personale si avvicina agli utenti in spregio delle cautele e regole. Alla OVVIA protesta seguono sprezzanti invettive e aggressioni verbali nei confronti di una persona di 73 anni, ripeto, piantata lì da oltre un’ora prima per incompetenza e poi per disquisire amabilmente del più e del meno, di figli, di concorsi. Andate altrove se cercate professionalità e non un mercato rionale di comari. //Replica: mi dispiace molto se non sapete organizzarvi in modo consono ai servizi che offrite e nel rispetto delle regole poste in essere per la crisi pandemica, ma non può essere l’utente a farne le spese. Qualsiasi ufficio si organizza in modo da lasciare un margine di tempo in eccedenza per tutti gli appuntamenti che ne necessitassero, non vedo perché a voi riesca difficile. Mia madre si è lamentata quando la signora ha preso in carico chi aveva l’appuntamento DOPO quello nostro, affidandoci ad un inesperto che non ha saputo trattare la pratica e che, restando in tema di inciviltà, si è messo ad incombere fisicamente avvicinandosi con atteggiamento intimidatorio che con me non funziona assolutamente, tanto che ho dovuto ingiungergli di non avvicinarsi! Le persone entravano e uscivano a piacimento, per chiedere informazioni, per scavalcare appuntamenti col vostro placet, per consegnare caffè. Una cosa inaudita di questi tempi. È stata nostra scelta RESPONSABILE l’attendere fuori. Ma ciò non vi autorizza a lasciarci lì. Le due parole col conoscente, mi prendo licenza di spiegarglielo: si scambiano fuori dall’orario di lavoro, non durante e mentre le persone aspettano da oltre un’ora.