Associazione La Nostra Famiglia - IRCCS Eugenio Medea

Simulatore di guida "ingegnere Boscalato" professionale disponibile.

Bella piscina grande, attrezzata e pulita.

Posto accogliente, il personale è gentile e premuroso

Un ambiente meraviglioso, rilassante per i malati e per i familiari. Il personale è gioviale, preparato e disponibile, ti fa da subito sentire... in famiglia

Sì respira un 'aria di Famiglia...Una Famiglia dove regna Sovrano l'Amore...Componente PRINCIPALE per poter approcciarsi ad un malato.Tutto lo staff,tutto, parla.una lingua UNICA...È una OASI per il malato e per le famiglie dei malati...Grazie.di cuore

Struttura all'avanguardia su molte casistiche, all'interno troviamo anche una piscina è un simulatore di guida per testare la reattività delle persone disabili al volante.

trovo doveroso esprimere un giudizio sulla permanenza con mio figlio presso la struttura sia di Conegliano che di Pieve. Il termine "centro di riabilitazione" è restrittivo, sia la struttura, sia il personale tutto, sia l'organizzazione meritano maggiori dettagli. La struttura di Pieve di Soligo è più recente e dotata di tutti i confort e quella di Conegliano è stata modernizzata. Il personale tutto è efficiente a partire dagli Operatori, gli infermieri, medici caratterizzati da competenza, professionalità , gentilezza umanità: punto di forza la totale collaborazione esistente tra le varie figure professionali. Ringrazio tutte le figure professionali per il trattamento ricevuto durante la degenza presso i due poli e per i risultati portati a casa. Grazie di cuore. Patrizia

Non sono solita a scrivere recensioni su Google ma in questo caso La struttura ‘La nostra famiglia’ la merita tutta per la scarsa etica professionale che ha avuto nei riguardi dei miei genitori. Ci rechiamo alla nostra famiglia con la speranza di trovare una soluzione per mio padre che nel 2020 ha avuto ahimè un ictus. Effettuano le dovute visite, a mio padre viene detto con entusiasmo che lo faranno tornare a camminare e che riusciranno a migliorare la sua qualità di vita, insomma veniamo bellamente illusi. Dopo varie visite per capire la tipologia di percorso che dovrà svolgere, ci congedano dicendoci che avrebbero fatto un consulto tra medici per capire il piano di riabilitazione che avrebbe dovuto affrontare mio padre e che ci avrebbero contattato telefonicamente per fissare un colloquio. Passa più di un mese e dalla nostra famiglia non giunge alcuna chiamata, finché mia madre, turbata dalla situazione, li chiama e la segretaria ci comunica, tramite telefono, che mio padre non lo ritengono idoneo per la loro struttura e che lo considerano un caso irrecuperabile. Ma come? Prima veniamo illusi e poi ci date il benservito al telefono senza nemmeno fissare un colloquio? Sarebbe stato sicuramente più etico e professionale fissare un appuntamento e comunicarci la ‘felice’ notizia vis à vis invece che telefonicamente, dandoci anche le giuste motivazioni, no? Ma a livello di etica professionale e morale come lo considerate questo comportamento? Avete illuso una persona, già ben compromessa a livello psicologico, dicendole di NON meritare le vostre cure perché considerata irrecuperabile, ma avete idea che ha pianto un giorno intero e che lo avete fatto sentire uno scarto della società? Grazie veramente ‘Alla nostra famiglia’ che per quanto mi riguarda di famiglia non ha veramente nulla a che vedere.