Adriano Maffei Photographer

Adriano oltre che essere un ottimo professionista è una bella persona.

Ho conosciuto Adriano durante un workshop ed ho avuto modo di apprezzare il suo modus operandi ed i suoi lavori. Complimenti Adriano.

Unico nel suo genere......lo stile delle sue foto ti fa innamorare del suo lavoro!!! La sua disponibilità e professionalità è ineguagliabile. Grande Adriano....numero 1!!!!

Fotógrafo excepcional, no sólo por su trabajo, sino por el trato personal, la preocupación por que todo salga bien y por la cercanía que te muestra en la sesión de fotos, antes y después. De verdad merece la pena, es un profesional único al igual que su amigo y compañero Nevio Arcangeli. Grazie Adriano! Grazie Nevio! Sin vosotros habría sido imposible un día tan increíble y seguro unos recuerdos tan impresionantes!!

Adriano non è soltanto un professionista nel suo lavoro, è anche una persona meravigliosa con la quale è impossibile non sentirsi a proprio agio. Da subito ci siamo innamorati dei suoi scatti, puliti, particolari e spontanei e del suo modo unico di lavorare. Ci è stato molto vicino durante il giorno del matrimonio e anche nel periodo successivo, aiutandoci con la scelta delle foto per la realizzazione dell'album che, grazie a lui, è uno dei ricordi più belli che avremo per tutta la vita. Se volete andare sul sicuro ADRIANO MAFFEI è una garanzia! ❤️

Adriano Maffei è stata da parte mia una scelta totalmente istintiva, di pancia, presa con quella ferma convinzione che solitamente anima chi conosce a pieno una persona e che di lei ha già imparato a fidarsi ciecamente. Per me così però non è stato, perché io e Adriano non ci conoscevamo personalmente, ma io sentivo come una sorta di legame con lui, qualcosa di inspiegabile e di talmente positivo da riuscire a guidare anche una sposa pignola come me dritta verso la sua porta senza l’ombra di mezzo dubbio. Inizialmente in effetti pensavo fosse strano, che non fosse neppure da me scegliere così “alla cieca”, ma la risposta era da lì assai distante: lo conoscevo eccome, lo conoscevo benissimo. Conoscevo i suoi scatti, sui quali più volte il mio tempo si era fermato. Le emozioni protagoniste, sempre, ed i soggetti loro attori. Dettagli strappati alle classiche foto da manuale, personificati, che finalmente potevano dire la loro. Foto che sembravano prender vita come pellicole davanti ai miei occhi, a raccontare una storia che, forse, era solo la mia, ma che lui mi aveva permesso di vivere. Gli ero già grata, da tempo. Adoravo lo stile del professionista ed a mio avviso inevitabilmente conoscevo anche un po' dell'uomo, verso cui, già dallo stesso tempo, nutrivo piena fiducia. Nell’ epoca della ricerca costante della foto instagrammabile, dovremmo ricordarci che ogni singola fotografia che possa definirsi davvero “bella” narra qualcosa, scuote i sentimenti, e lo fa senza bisogno di essere introdotta da spiegazioni, nomi propri o hashtag particolarmente descrittivi o illuminanti. Se ci pensiamo, la macchinetta fotografica altro non è se non un mezzo, una sorta di diavoleria meccanica, che per quanto geniale, tale rimane. Ma nelle mani giuste può diventare veicolo d'Arte. E non esiste alcun peccato d'inflazionare concetti sacri soffocandoli nel profano, perché l'Arte è esattamente tutto ciò che arriva a noi da un Artista, dal suo creare qualcosa capace di trasportarci oltre la carne, e di un Artista, raccontandoci di lui. E chi sta dietro quella macchina, è indiscutibilmente un vero Artista. Solo così avrei potuto conoscerlo, senza averlo conosciuto mai. Solo grazie alla sua passione, al suo talento, alla magia con cui nutre quella macchina e ad ogni parte di sé che mette in tutti i suoi scatti. A lui devo molto, per la resistenza alle lagne stupide di una sposa nevrotica; per aver sentito, catturato e restituito tutto ciò che io e mio marito siamo; per averci regalato sculture eterne di memoria tra i ricordi, scolpendo con maestria i blocchi di marmo dei momenti più magici che abbiamo vissuto nel nostro giorno. “Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento.” Henri Cartier-Bresson