A.R.N.A.S. Ospedali Civico Di Cristina Benfratelli

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P.Za Leotta Nicola, 4, 90127 Palermo PA, Italy

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P.Za Leotta Nicola, 4, 90127 Palermo PA, Italy
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Fabrizio Torretta on Google

Bruttissima esperienza al reparto oculistica sono andato ieri mattina domenica 8 agosto 2021 per togliermi una scheggia da un occhio. Fanno l intervento torno a casa e la scheggia e ancora li torno di pomeriggio e intervengono una seconda volta. Mi bendano sta mattina mi guardo allo specchio e la scheggia è ancora la dottoressa di un arroganza senza confini Sandra carità iscrizione ordine medico n 4045 . dovrebbe cambiare mestiere.sto valutando una denuncia
Very bad experience in the eye department I went yesterday morning Sunday 8 August 2021 to get a splinter out of my eye. They do the surgery I come home and the splinter and again I go back to them in the afternoon and they intervene a second time. They blindfold me this morning I look in the mirror and the splinter is still the doctor of a boundless arrogance Sandra charity enrollment medical order n 4045. should change profession. I'm considering a complaint
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Emanuele Porrovecchio on Google

Il periodo Covid indubbiamente è stato un momento di alta tensione, che ci ha obbligati a stare lontani dai nostri cari quando questi si inoltravano nel percorso terapeutico previsto dai nostri ospedali. Tuttavia, ad oggi, ancora le strutture risentono fortemente di ciò, con un'inadeguatezza organizzativa a dir poco scandalosa: mia nonna è entrata in struttura il giorno 11/06, con tutti i suoi acciacchi e patologie che tuttavia non l'avevano mai abbattuta, nemmeno quando a queste si era aggiunto il Covid mesi prima. Entra per un'emergenza legata ad un femore che ahimè si era rotta cadendo, e che sarebbe dovuto essere operato entro due giorni (come disposto dalle norme sanitarie in merito e dal buon senso, qualora se ne fosse dotati). Invece cosa accade? Si attende: dopo due giorni era in lista d'attesa ma, all'ultimo momento, veniamo informati che è stata scalzata da casi più urgenti e, seppur la domanda del come possano esserci casi più urgenti di uno ritenuto già urgente ci rimpallasse in testa, abbiamo accettato e rimandato. Dopo ulteriori 4 giorni ci ripresentiamo per la nuova data e, giunti in loco, veniamo avvertiti che "l'aria condizionata è malfunzionante, non si può operare". Ora, capisco sicuramente che sia una componente per la salubrità dei medici e lo stato dei pazienti, ma davvero non ve ne era una funzionante in una qualsiasi sala operatoria? E davvero questo, giusto appunto, si verificava sempre in prossimità dell'operazione? Nulla da fare, si rimanda nuovamente. Arriviamo al giorno più brutto, il più nefasto: il 24/06, l'ennesima operazione fissata per la mattina presto. Veniamo contattati alle 6 del mattino con la richiesta di presentarsi in loco per l'aggravarsi della mia cara nonna che, a quanto pare, in una notte dallo stato vigile di martedì (visto mediante chiamata whatshapp con video, per la terza volta) si è ritrovata in stato comatoso. Nulla da fare, questo quelo che viene detto dai medici, che ci permettono finalmente di visitarla e di portarla a casa (come, adesso possiamo entrare e nei 14 giorni precedenti lei era prigioniera? Ed il Covid, quel giorno era in vacanza?). Ovviamente anche quel momento condito da una sana disumanità del personale che, vedendoci trascinare praticamente la salma di nonna in una lenzuolo bianco, ci intima "il lenzuolo è dell'ospedale, non potete portarlo fuori". Alla richiesta di cauzione da parte nostra per poi riportarglielo battibeccano, ci intimano che quella è loro proprietà, sempre davanti al corpo di mia nonna, totalmente debilitato e irriconoscibile, condito da ematomi e disidratazione dovuto ad una canula che non centrava miniamamente la vena e che aveva irrorato tutta la lettiga, privandola anche dei liquidi. Nonna torna a casa, ma alle 17 del 24/06 ci lascia, e spero che almeno questo, almeno quell'utlimo atto, lo abbia fatto in pace, sapendo di non essere più in un lager, ma a casa propria. Se ci si era resi conto prima ancora della programmazione dell'operazione che per lei non ci fosse speranza, perchè torturarla? Perchè abbandonarla lì, senza tenerla in attenzione? Perchè mai non domandare ai familiari se questa soffrisse di patologie seppur noi avessimo fatto presenta la sua predisposizione all'ipoglicemia? Nonna, ma quanto avrai sofferto per le loro disattenzioni?
The Covid period undoubtedly was a moment of high tension, which forced us to stay away from our loved ones when they entered the therapeutic path provided by our hospitals. However, to date, the structures are still strongly affected by this, with an organizational inadequacy that is to say the least scandalous: my grandmother entered the structure on 11/06, with all her ailments and pathologies that nevertheless had never brought it down. , not even when Covid had been added to these months earlier. He comes in for an emergency linked to a femur that unfortunately broke when he fell, and which should have been operated on within two days (as required by health regulations on the matter and common sense, if he had one). What happens instead? We wait: after two days it was on the waiting list but, at the last moment, we are informed that it has been undermined by more urgent cases and, even if the question of how there can be more urgent cases than one already considered urgent, we would rebound in our head , we accepted and postponed. After a further 4 days we come back for the new date and, once on site, we are warned that "the air conditioning is malfunctioning, it cannot be operated". Now, I certainly understand that it is a component for the health of doctors and the state of patients, but really wasn't there one working in any operating room? And really this, just to be exact, always occurred in the vicinity of the operation? Nothing to do, please refer again. We arrive at the worst day, the most nefarious: 24/06, yet another operation scheduled for early morning. We are contacted at 6 am with the request to show up on site for the aggravation of my dear grandmother who, apparently, in a night from the vigilant state of Tuesday (seen by whatshapp call with video, for the third time) found in a comatose state. Nothing to do, this is what is said by the doctors, who finally allow us to visit her and take her home (how, now can we enter and in the previous 14 days she was a prisoner? And Covid, was she on vacation that day?). Obviously even that moment seasoned by a healthy inhumanity of the staff who, seeing us practically dragging the body of grandmother into a white sheet, tells us "the sheet is from the hospital, you can't take it out". At the request for bail on our part and then bring it back to him they argue, they tell us that that is their property, always in front of my grandmother's body, totally debilitated and unrecognizable, seasoned with bruises and dehydration due to a cannula that did not miniamly center the vein and that he had sprayed the whole litter, depriving it of liquids as well. Grandmother comes home, but at 5 pm on 06/24 she leaves us, and I hope that at least this, at least that last act, she did it in peace, knowing that she was no longer in a concentration camp, but at home. If it was realized even before the planning of the operation that there was no hope for her, why torture her? Why leave it there, without paying attention to it? Why not ask family members if she suffered from pathologies even though we had presented her predisposition to hypoglycemia? Grandmother, how much will you have suffered for their carelessness?
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gaetana catalano on Google

L'eccellenza che non c'è. Cominciamo dal personale all'ingresso del padiglione: sgarbato nei modi e poco attento. Pessima esperienza al reparto di terapia del dolore, definito una piccola eccellenza palermitana. Mi viene misurata la temperatura e ne riscontrano 4 diverse. Uno dei dottori, fa la considerazione, ad alta voce, che prima di uscire da casa, bisogna misurare la temperatura. Non so con chi sia abituato ad interfacciarsi, ma prima di recarmi a visite ambulatoriali, misuro la febbre. Uscite infelici, che in ambito di comunicazione, dovrebbero essere evitate. Si poteva recuperare un semplice termometro, senza farmi passare per l'untrice della situazione. Faccio presente che la mia patologia mi porta ad avere sbalzi di temperatura, e anche qui, uscite poco infelici. Decido comunque di fare il tampone, non presso la loro struttura, o in reparto, ma vengo invitata a farlo fuori. Ovviamente risulta negativo e la temperatura è di 36.4. Mi fanno la cortesia di fissarmi una seconda visita, alle 8:30, e questa mattina, il medico che mi segue non si presenta, e non si premura di farmi avvisare. Attendo almeno 2 ore, mi viene detto che il medico ha commesso l'errore. Se non avessi sollecitato e minacciato di rivolgermi al tribunale del malato, sarei rimasta fino a fine turni. Totalmente abbandonata. Misuriamo nuovamente la temperatura, e nuovamente siamo sui 37.6. Misuro la febbre col termometro che ho portato da casa, e segna 36.1. Cercano di calmarmi, perché sono al punto di piangere dal nervoso, e rimisurano: miracolosamente scende a 36.5. "Cerchi di capire, a destra, a sinistra." Ma il paziente, si sforza mai di comprenderlo qualcunono? Troppe chiacchiere, sono una persona invalida e la mia salute risente di questi sbalzi di umore. Vengo fatta accomodare dal responsabile di reparto, e trattata con un'indifferenza e un gelo inqualificabile. Non si premura, nonostante occupi quel ruolo, di scusarsi per non aver fatto un tampone in loco, per la mancanza del collega che lavora con lui. Si limita ad osservare i miei referti, anche la nuova rx: devo essere io a chiedere se ci sono peggioramenti e chiedere delucidazioni che aperto da mesi. Mi chiede cosa c'eravamo detti col collega. Riporto quanto detto, ma non so se, oltre i cannabinoidi, avesse altre opzioni. Si limita a fare la prescrizione e in 10 minuti sono stata liquidata. Quattro anni fa, sono stata in cura con questa stessa persona, che, per uno screzio avuto, frutto di un malinteso, oggi, mi ha trattato da invisibile. Inoltre, ha palesemente visto che il mio deficit all'arto è rimasto permanente e ho subito un grosso intervento chirurgico. Non so con quale criterio si parli di eccellenza, io non metterò più piede in reparto e mi rivolgerò ad altre sedi. I pazienti non si trattano in questo modo, senza un briciolo di cura, rispetto e attenzione. Poi ci si stupisce che si decida per cure al dì fuori dell'isola. Non tornavo da anni, e sono uscita in lacrime dal nervoso e avvilimento. Questo, non dovrebbe mai accadere.
The excellence that is not there. Let's start with the staff at the entrance to the pavilion: rude in their manner and not very attentive. Bad experience in the pain therapy department, defined as a small Palermo excellence. My temperature is measured and there are 4 different ones. One of the doctors, makes the consideration, aloud, that before leaving the house, you need to take the temperature. I don't know who he is used to interfacing with, but before going to outpatient visits, I measure the fever. Unhappy outings, which in the field of communication, should be avoided. A simple thermometer could have been recovered, without making me pass for the untrice of the situation. I would like to point out that my pathology leads me to have sudden changes in temperature, and even here, you go out a little unhappy. However, I decide to do the swab, not at their facility, or in the ward, but I am invited to do it outside. Obviously it is negative and the temperature is 36.4. They do me the courtesy to arrange a second visit, at 8:30, and this morning, the doctor who follows me does not show up, and does not take care to let me know. I wait at least 2 hours, I am told that the doctor made the mistake. If I hadn't urged and threatened to go to the sick court, I would have stayed until the end of shifts. Totally abandoned. We measure the temperature again, and again we are at 37.6. I measure the fever with the thermometer I brought from home, and it marks 36.1. They try to calm me down, because I'm to the point of crying from the nervous, and remeasure: miraculously it drops to 36.5. "Try to understand, right, left." But does the patient ever try to understand him? Too much talk, I am a disabled person and my health suffers from these mood swings. I am made to sit by the head of the department, and treated with indifference and an unspeakable coldness. He does not take care, despite occupying that role, to apologize for not having done a swab on the spot, for the lack of the colleague who works with him. He limits himself to observing my reports, even the new rx: I must be the one to ask if there are any worsening and ask for clarifications that have been open for months. He asks me what we had said with the colleague. I report what has been said, but I don't know if, besides cannabinoids, he had other options. She just made the prescription and in 10 minutes I was cleared. Four years ago, I was treated with this same person, who, due to a disagreement, the result of a misunderstanding, today treated me as invisible. Also, he blatantly saw that my limb deficit remained permanent and I underwent major surgery. I do not know with what criteria we speak of excellence, I will no longer set foot in the ward and I will turn to other offices. Patients do not treat themselves this way without an ounce of care, respect and attention. Then we are surprised that we decide for treatments outside the island. I had not returned for years, and I came out in tears from the nervousness and dejection. This should never happen.
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Miriam Buffa on Google

Appuntamento alle 8 ed entra alle ore 11:57 si scherza con le persone ? .. tra l'orario tra le persone che vengono RISPETTANDO gli orari dati e loro. L'orario non importante !... allora che orari date ? Non è date e sappiate che le persone non sono animali, ci sono i modi x poter parlare senza aggitazione xké le preoccupazione che avete non bisogna trasportarli nell'ambito ospedaliero ci vuole competenza anche qui e siate puntuali xké ci sono persone che soffrono di patologie varie e non possono stare ad aspettare le vostre chichierate , xké come ho detto prima non sono animali . ( Fate in modo che siano le vostre famiglie più care).padiglione 17 C del civico di palermo..
Appointment at 8 and enter at 11:57 am you joking with people? .. between the time between the people who are RESPECTING the given times and them. The time is not important! ... So what time do you give? It is not given and know that people are not animals, there are ways x to be able to speak without aggravation xké the worries you have do not have to transport them to the hospital it takes competence here too and be punctual xké there are people who suffer from various pathologies and they cannot wait for your calls, because as I said before they are not animals. (Make sure that they are your dearest families). Hall 17 C of the civic of Palermo ..
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Maria Carmela Taibi on Google

Il servizio di prenotazione Cup online servizio inesistente .il personale è insufficiente? Lo aumentate , controllate il carico di lavoro che ha . Non ci riuscite? Eliminate il servizio online che è più corretto che fare figurare che c'è. Servizi degni di un paese quarto mondo.
The online Cup booking service does not exist. Is there insufficient staff? You increase it, check the workload it has. Can't you? Eliminate the online service that is more correct than making it appear that it is there. Services worthy of a fourth world country.
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M M on Google

Terapia del dolore gestione indegna: appuntamenti con attese di 2-3 ore. Il Dr. Strano in sala operatoria con i pazienti prenotati che attendono in sala senza sapere quando verranno visitati. Risposta dell’ infermiera: “ah, pensava di finire prima”. Una vergogna, se avete le opportunità andate privatamente.
Pain Therapy Unworthy Management: Appointments with 2-3 hour waits. Dr. Strano in the operating room with reserved patients waiting in the room without knowing when they will be examined. Nurse's response: "ah, he thought he was going to finish earlier". A shame, if you have the opportunities go privately.
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JeanPaul JPG on Google

Very good
A
Alfonso Hermes on Google

If I could give them a zero Star I would, the hygiene is horrifying and they killed my dad that went in for a simple gall bladder removal surgery!! After surgery we kept telling them he was extremely tired and sleepy but they kept saying it was the anesthesia. No it was the infection they gave him with the botched surgery!!! We finally took him in when he was falling asleep & stated he wasn't well & then they realized his infection they gave had spread, he died yesterday, (a week later). There needs to be more hygiene and care!

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